Lufficiochenoncera
IL PROGETTO PASS
…segue
Ma torniamo al Progetto Pass.
Il
primo
problema
fu
quello
dei
locali
in
quanto
il
giovanotto
della
SMILE,
o
della
RSO
che
fosse,
venne
nel
mio
ufficio
a
rappresentarmi
che
aveva
difficoltà a trovare i locali dove si sarebbero dovuti tenere i corsi previsti.
Feci
male
ad
accollarmi
anche
quell’impegno
ma
il
mio
entusiasmo
era
tale
da
non
poter
lasciare
che
l’incapacità
di
altri
lo
avvilissero
per
cui,
dopo
aver
ottenuto
qualche
risposta
negativa,
andai
a
parlare
direttamente
con
il
Preside dell’Istituto Tecnico Statale per Geometri.
Spiegai
l’importanza
di
quel
progetto
e
la
cordiale
disponibilità
nel
Prof.
Ettore Basso fece pieno riscontro alla mia entusiastica esposizione.
Con
mia
grande
soddisfazione
telefonai
al
giovanotto
di
quella
ditta
che,
tuttavia, dopo qualche giorno, tornò a farmi visita in ufficio.
“Niente
da
fare”
mi
disse
“perché
quella
scuola
non
è
agibile
e
l’Ispettorato
del
Lavoro
non
può
rilasciarci
l’autorizzazione
da
inviare
al
Ministero
come
prescritto”.
“Ma,
come?”
gli
risposi
“Com’è
possibile
che
non
sia
agibile,
visto
che
quella scuola è normalmente frequentata da studenti e professori…?”
Non
seppe
rispondermi
e
se
ne
andò
dicendo
che
ne
avrebbe
parlato
con
il
responsabile
e
che,
se
non
si
risolveva
altrimenti,
il
progetto
non
poteva
partire.
Che fare?
Telefonai all’Ispettorato di Foggia e feci presente la questione.
“Guardi,
può
parlare
direttamente
con
il
funzionario
che
si
interessa
della
cosa. Tra l’altro, sarà facile contattarlo perché abita proprio a San Severo”.
“Può darmi il numero di telefono?” e quello, gentilmente, mi dette il numero
del cellulare.
Se
il
mio
entusiasmo
aveva
coinvolto
il
Preside
Basso,
perché
non
potevo
riuscirci
anche
in
questo
caso?
Per
cui,
dopo
aver
prima
trovato
la
segreteria
telefonica
e
poi
la
linea
occupata,
al
terzo
tentativo
lasciai
un
messaggio
vocale.
“
Help
me!
Help
me!
San
Severo
chiede
aiuto!
Help
me!
Aiutate
San
Severo!” e lasciai le mie generalità per essere ricontattato.
Mi
dispiace
non
avere
la
possibilità
di
citare
il
nome
del
benemerito
funzionario
che
il
giorno
dopo
venne
a
trovarmi
in
ufficio
e
che,
dopo
aver
ascoltato
le
motivazioni
di
quel
messaggio
che
lo
aveva
certamente
incuriosito,
mi
disse:
“Guardi,
io
sono
contrario
a
questa
Amministrazione
di
destra
che,
dal
mio
punto
di
vista,
non
merita
alcun
aiuto.
Ma
per
lei
lo
faccio. Solo per lei, sia chiaro!”
Non
sono
in
grado
di
giurare
sulla
mia
risposta:
“Non
si
lavora
per
questa
o
quella
Amministrazione
ma
per
i
cittadini”
ma
non
potei
che
ringraziarlo
per
quella precisazione con la quale mi rendeva onore.
E
fu
così
che
quella
ditta,
SMILE
o
SRO
che
fosse,
poté
inviare
al
Ministero
la
prescritta
agibilità
per
dare
il
via
al
Progetto
PASS
di
cui
erano
gestori.
Per
quanto
riguarda
quei
corsi,
mi
limito
a
riportare
il
verbale
di
due
riunioni
del
Comitato
di
Direzione
e
delle
foto
fatte
da
un
collega
il
25
maggio
del
2000,
oltre
al
Progetto
esecutivo
da
cui
si
evincono
gli
altri
sette
Comuni ai quali ero riuscito a estendere il Progetto.
Capitolo OTTAVO
L’UFFICIO CHE NON C’ERA
Parte terza