sanseveropuntoit, 3 maggio 2019
Alla Signora Laura Arconti laurarconti@yahoo.it E a “Quelli che giocano a fare i radicali… Signora … Devo confessarle che sono rimasto agghiacciato dalla gelida indifferenza che mi ha mostrato nel corso della telefonata che, malauguratamente, le ho fatto venerdì, 4 u.s., pensando che il silenzio di sei mesi, seguito al mio intervento su Radio Radicale e al nostro successivo contatto avvenuto il 4 giugno 2018, fosse da attribuire alla impossibilità di contattarmi per suoi sopraggiunti motivi di salute o per la indisponibilità del mio recapito telefonico. Da questa ultima telefonata, fattale, tra l’altro, in termini rispettosi e, devo aggiungere, stupidamente filiali da parte mia, ho, invece, potuto evincere che evidentemente non ha neppure leggiucchiato la documentazione che sei mesi fa, e su sua richiesta, le ho inviato e che l’interesse mostratomi nel nostro primo contatto era puramente di facciata e, come lei stessa ha dichiarato, ad utilità dei soli ascoltatori del programma radiofonico da lei gestito. Ciò mi ha colpito profondamente ma, ancora di più, sono rimasto ferito quando, alla soddisfazione da me espressa di non avere nel frattempo richiesto la tessera del partito radicale, lei ha risposto che persone con le problematiche da me rappresentate non sarebbero di alcuna utilità alla economia del partito (!) e, ancora di più, quando ha affermato che, testuale, “non possiamo rappresentare il caso di una persona assoggettata a TSO” (sic!) per quanto conseguente ad una vendetta di stampo mafioso seguita allo “sgarro” di non essermi assoggettato a imposizioni mentre ero il Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il pubblico, riconosciuto a livello nazionale come una eccellenza, e una sentenza penale passata in giudicato abbia definito la responsabilità penale dei criminali che si sono fatti promotori e partecipi dello stupro costituzionale attuato a mio danno, salvo stabilirne, poi, l’impunità. Molto altro avrei ancora da aggiungere e chiarire a denotazione di una condizione di inciviltà sociale, politica e giuridica che il mio “caso” rappresenta e dell’assurda ragnatela che inutilmente denuncio da diciassette anni (e che sto disperatamente cercando di rappresentare nel mio sito internet), nel silenzio e nell’omertosa indifferenza di cui anche lei si è fatta, infine, complice e partecipe, se non avessi il sospetto di trovarmi a parlare con uno dei tanti “sepolcri imbiancati” di cui i “radicali” sono una laica interpretazione. Potrei illudermi, nel frattempo, che le sia rimasto un briciolo di coscienza e di umanità in modo che la presente possa farla riflettere e/o possa crearle un qualche tormento in contrappasso con la delusione e lo sconforto che lei, con il suo comportamento, dopo la speranza e l’illusione di sei mesi or sono, mi ha creato in questi giorni. sanseveropuntoit, 7 gennaio 2019 Giovannantonio Macchiarola
UNA RADICALE INDIFFERENZA
Giovannantonio@aruba.it
Giovannantonio Macchiarola
ILLUSIONI PERDUTE
… segue Fu per liberarmi dell’inquietudine che me ne era derivata e dagli interrogativi in cui mi andavo arrabattando che mi decisi a buttare giù una lettera con la quale credetti allora di esporre in maniera composta e ordinata il mio disappunto e dare sfogo alla mia delusione cercando, per quanto possibile, data l’età della mia interlocutrice, di non essere troppo duro, anche per lasciare aperta la possibilità che quel suo inusitato comportamento fosse in un qualche modo ‘recuperabile’.
segue…
INDICE …Indietro Continua…