COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge . La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana"
Per intendere al meglio la gravità del reato commesso da questa «Sporca Sestina» e ¼ di criminali impuniti, come rappresentati in epigrafe insieme al loro burattinaio, sarà utile, miei cari cinque lettori, offrirvi cognizione delle norme che disciplinano il trattamento sanitario obbligatorio. Sarebbe stato opportuno che la Procura di Foggia e il Giudice, che hanno indagato e sentenziato il fattaccio, ne avessero, anche loro, avuto cognizione ma, evidentemente, con tutte le Leggi che «ingolfano» il nostro Stato di Diritto, può essere normale e giustificabile se i tutori dell’ordine e i rappresentanti della Giustizia si siano «dimenticati» della Costituzione. Mi permetto, pertanto, miei cari cinque lettori, dopo la lettura dell’art. 32 della Costituzione Italiana, di invitarvi a dare un’occhiata agli articoli della Legge 833/78 che regolamentano l’attuazione di quella norma fondamentale, così da rendervi del tutto evidente la illegalità che, grazie alla capacità criminale di chi se n’è fatto agente e di chi li ha assolti, è stata perpetrata impunemente nei miei confronti e come tale illegalità si perpetui tuttora nell’Amministrazione del Comune di San Severo grazie alla resilienza del sindaco-avvocato Francesco Miglio a farsene, da perfetto Tartufo, difensore e paladino. Se non avete voglia - alla pari dei Giudici, dei Francesco Miglio, dei Michele Emiliano, e di quant’altri si son resi omertosi e, quindi, correi - di impelagarvi in una lettura noiosa, potrete limitare il vostra interesse alle sole parti che mi sono permesso di evidenziare in grassetto per richiamarvi l’attenzione.
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Capitolo QUINTO I volenterosi carnefici