Lufficiochenoncè  UN CASO BIBLICO E UN PARADOSSALE CONFRONTO     Ritrovo un appunto che avevo preparato nel 2017 per pubblicarlo su questo sito ma che, poi, non ebbi modo di inserire a causa della interruzione degli aggiornamenti e che,  non trovando occasione per farlo. tralasciai di inserire anche nel 2019, quando mi limitai solo a concludere quello che chiamo il “Vecchio Sito”.   Trovo solo adesso l’occasione di riportarlo e, salvo qualche piccolo ritocco e la grafica, lo ripresento nella stesura che ne feci allora. Un appunto inedito del 2017    Nel capitolo 18 della Genesi, è riportato il dialogo intercorso tra Abramo e Dio, prima che il Signore si accingesse a distruggere Sodoma e Gomorra. 20Disse allora il Signore:"Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!"  Da qui inizia il dialogo tra Abramo e il Signore: 23Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Alla prima cedevole risposta del Signore che si dichiara disposto a perdonare la città di Sòdoma qualora trovi in essa 50 giusti, Abramo, vista la condiscendente misericordia di Dio, lo incalza con richieste via via inferiori. E se ne ve sono solo 45? ... e così via, a scendere a 40 e poi a 30… a 20 e, infine, a 10 soltanto. 32Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci". Non avendo un video dell’evento, posso proporne solamente l’audio.            Benedetto XVI, nell’Udienza Generale tenuta il 18 maggio 2011 sul tema “L’intercessione di Abramo per Sodoma (Gen 18,16-33)” affermava: “Il male, infatti, non può essere accettato, deve essere segnalato e distrutto attraverso la punizione: la distruzione di Sodoma aveva appunto questa funzione. Ma il Signore non vuole la morte del malvagio, ma che si converta e viva (cfr Ez 18,23; 33,11)”. Per, poi, concludere: “… perché se i malfattori accettano il perdono di Dio e confessano la colpa lasciandosi salvare, non continueranno più a fare il male, diventeranno anch’essi giusti, senza più necessità di essere puniti.” https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2011/documents/hf_ben-xvi_aud_20110518.html   Comprendo bene quanto sia inverosimile il parallelo, nonostante la riduzione dal 15 al 2 per cento delle persone salvabili in quel Comune delle Bananas -  la Sòdoma della illegalità condivisa dai dipendenti, dai sindacati, dai cittadini, dalle forze dell’ordine, dai vescovi, dai Procuratori della Repubblica, dai Magistrati… - e non so quanti abitanti facesse Sòdoma per giustificare l’ardita correlazione percentuale che ne faccio. Certamente il monito potrebbe essere ridotto a coinvolgere almeno mons. Michele Seccia, il vescovo-avvocato di allora, che non mosse un dito dalla sua Cattedra per intercedere a favore della vittima o perché “i malfattori” confessassero “la colpa lasciandosi salvare”. Fine dell’appunto del 2017       Tornando a questi giorni, potrei aggiungere che  forse Dio non esiste e il Male, senza che nessuno lo punisca, regna sovrano nel comune delle Bananas dove, in assenza di Verità e Giustizia, si perpetua con l’ipocrisia della Legalità di cui resta emblema ed epigone il tartufone  di Capitanata, Francesco Miglio. sanseveropuntoit, 10 agosto 2023 La musica del sito
Capitolo TREDICESIMO L’UFFICIO CHE NON C’E’
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