Lufficiochenoncè  UNA INESORABILE INDIFFERENZA     Devo dire che nella rilettura di quanto scrivevo in quei tempi, ritrovo tutta la rabbia della persona offesa e impotente di fronte all’indifferenza in cui ero costretto a smaltirla. Che fare? Cosa potevo fare che non avevo fatto? Stavo sbagliando con la mia decisione di non tornare in servizio in attesa di una giustizia che tardava? Urlare il mio dolore per quella condizione mi sembrava l’unico modo a mia disposizione per reagire e in quella reazione debordante di una rabbia appena contenuta, trovava sfogo il dispetto che provavo per quella indifferenza, in una disperante richiesta di aiuto con la denuncia del degrado della comunità civile nella quale vivevo.          Anche l’invio che avevo fatto a Saffioti, il Segretario Generale del Comune di Siena che aveva dato spazio alla mia denuncia contro il Balice, si era rivelato inutile per alcuni commenti che avevo letto sul sito internet sulla opportunità di pubblicarlo, senza che si entrasse nel merito della questione che avevo posta. Gli inviai una mail con la scritta, sul frontespizio “Tutto quanto fa… segretario comunale” e la chiusura “Asinus asinum fricat” e firmandomi, infine, “un suo ex ammiratore”.           E poi c’era il vescovo; quello che si era dichiarato l’avvocato delle pecorelle smarrite, rinserrato nel suo ovile e lasciando chi non v’era dentro alla ferocia del lupo. Gli inviai una lettera con la quale denunciavo l’indifferenza e l’omertà con le quali era stato recepito quell’incredibile episodio di criminalità istituzionale e gli facevo responsabilità di aver partecipato e contribuito, con il suo silenzio,  alla conferma e legittimazione dell’abuso che mi era stato fatto, terminando con l’accusa di essere venuto meno ai principi di carità, solidarietà e giustizia nei confronti di chi gli si era rivolto con la fiducia e la speranza di un figlio.        Trovai anche modo di scrivere al direttore della Gazzetta del mezzogiorno trovando occasione di evidenziare il comportamento del corrispondente locale, definendolo “scagnozzo al servizio di terzi” e, nell’evidenziargli  l’assenza di una stampa libera da condizionamenti, gli lasciavo “il diritto” di replica (sic!) se lo scagnozzo locale era espressione della linea del suo giornale.           Preso, poi, da questa “furia”, preparai una Lettera di solidarietà da far firmare ai dipendenti del Comune. Fu un errore non predisporre uno stampato da far sottoscrivere ai dipendenti. Approntai, invece, uno stampato da far firmare singolarmente ai dipendenti. Ciò mi era sembrato necessario per far risaltare le ragioni della solidarietà da esprimersi in maniera ragionata e singolarmente da ciascuno dei sottoscrittori, per cui furono solo 5 (cinque) quelli che non ebbero il coraggio di rifiutarsene. La lettera di solidarietà, che andavo lasciando sulle scrivanie dei dipendenti a cui mi rivolgevo, l’avevo corredata da una nota sul Mobbing; una paginetta in cui si spiegava cos’era questa cosa e in cosa consisteva e quale ne fosse lo scopo.          A differenza di quanto dicevo a Tonino D’Angelo, quando aveva espresso quella diagnosi per quello che mi era accaduto, mi stavo convincendo, dopo le ricerche che avevo fatto su internet, che era quello il mio caso.   Ai tempi del sindaco Michele Cologno e della persecuzione di cui, allora, mi fece vittima  fino  a capovolgere la decisione assolutoria della Commissione di disciplina, avevo raccolto, tra i seicento dipendenti, cento firme che, a fare i conti, rappresentavano poco più del 15% del totale. Ora, sui circa 250 dipendenti  in quel momento, solo il 2% era disposto ad esporsi. Chiaramente, non utilizzai quelle firme per non mettere quei “coraggiosi” a rischio di eventuali ritorsioni e per evitarmi la vergogna di esporre il fallimento di quella mia esposizione allo scherno del restante novantotto per cento! sanseveropuntoit, 10 agosto 2023 La musica del sito
Capitolo TREDICESIMO L’UFFICIO CHE NON C’E’
continua indietro 20 settembre 2001 Lettera al Direttore Gazzetta del Mezzogiorno 19 settembre 2001 Lettera a Giornali 16 settembre 2001 Lettera a Saffioti 19 settembre 2001 Lettera al Vescovo 20 settembre 2001 Lettera di solidarietà Nota sul MOBBING