Lufficiochenoncè
LE PROVE DELLA FOLLIA, DI CHI?
…continua
Lasciamo
perdere
la
dicitura
prestampata
“presenta
alterazioni
psichiche
tali
da
richiedere
interventi
terapeutici
urgenti,
cui
non
consente”
e
quella
che
afferma
che
ricorrono,
anzi
“Non
sussistono
le
condizioni…”
eccetera.
Non
era
necessario
uno
Sherlock
Holmes
per
avvedersi
di
quelle
discrepanze
e
coincidenze
di
cui
“lo
psichiatra
STODUTO!”,
lo
scienziato,
non
si
era
accorto
perché
condizionato
dal
suo
mestiere
di
imbottire
innanzi
tutto
di
farmaci
chi
gli
capitava
tra
le
mani,
disconoscendolo
come
persona
e
come
essere
umano
dall’alto
della
sua
scienza.
Una
persona
affetta
da
“Sindrome
delirante
in
fase
di
scompenso”
punto
“Alcolismo”
avrebbe
avuto
ben
altro
comportamento,
specie
in
reazione
ad
un
atto
di
violenza
come
avrebbe
potuto
ben
rappresentarglisi
l’intervento
della
forza
pubblica
chiamata a contenerlo.
In
quei
pochi
giorni
in
ospedale
le
avevo
sentite,
in
due
diverse
occasioni,
le
urla
sguaiate
del
ricoverato
di
turno
condottovi
a
forza
in
piena
notte
e
le
bestemmie
e
le
minacce
rivolte
ai
medici
e
alla
moglie
che
ne
aveva
chiesto
il
ricovero,
tanto
da
pensare,
per
un
momento,
di
uscire
fuori
per
invitarlo
a
desistere da un comportamento che dava loro ragione.
Ma
se
Stoduto,
in
quanto
uomo
di
scienza
sottoposto
al
Giuramento
di
Ippocrate,
in
uno
con
gli
spergiuri
Carafa
e
Croella,
non
s’era
accorto
di
queste
“discrepanze”,
tanto
meno
poteva
avvedersene
un
giudice
in
aperta
collusione con i criminali, come è accaduto in seguito!
Non
so
se
esista
un
Giuramento
anche
per
i
Magistrati,
a
meno
che
giurino
sulla
Costituzione
italiana;
quel
pezzo
di
carta
inutile
di
cui
la
Procura
della
Repubblica
di
Foggia
e,
poi,
i
giudici
nefandi
non
hanno
tenuto
conto
ma
che,
anzi,
hanno
ignorato
nei
suoi
articoli
fondamentali,
conculcando
i
miei
diritti
soggettivi
e
le
mie
ragioni
e
facendo
gli
gnorri
di
tutte
le
evidenti
colpe e responsabilità penali che ho inutilmente denunciato.
continua…
Capitolo UNDICESIMO
L’UFFICIO CHE NON C’E’