intese e progetti
L’intesa con il Direttore di Ragioneria
Avrei
solo
vaghi
riferimenti
al
motivo
e
alla
occasione
per
cui
mi
decisi
di
rivolgermi
a
Cologno,
non
più
Ragioniere
Capo
ma
Direttore di Ragioneria.
Riportare
il
dialogo
di
un
giorno
indistinto
sarebbe
contraffare
la
verità
dei
fatti,
né
ardisco,
alla
pari
di
Tucidite,
ricostruire
discorsi
o
dialoghi
di
cui,
per
quanto
partecipe
e
attore,
non
mi
resta
memoria se non la sostanza dell’episodio.
Gli
illustrai
la
situazione
di
incertezza
in
cui
mi
trovavo,
non
potendo
contare,
oltre
quello
esterno
di
Salvatore
Tempesta,
su
alcun
appoggio
per
cui
gli
chiedevo
di
dare
spazio
e
sostegno
alle
finalità
del
nuovo
ufficio
e
alle
iniziative
che
intendevo
attivare,
aggiungendo
che
il
mio
impegno
sarebbe
comunque
ritornato
a
suo beneficio e se ne sarebbe giovato.
Un
discorso
del
tutto
sincero
e,
fors’anche,
infantile,
espresso
con
la
franchezza
che
può
usarsi
con
un
amico
su
cui
poter
fare
affidamento,
come
poche
volte
ho
avuto
modo
di
sperimentare
quando
ho
trovato
Cologno
disponibile,
e
lo
conclusi
con
parole
che,
per
la
loro
goffaggine,
ricordo:
“Ho
le
spalle
forti”,
intendendo
che,
di
rimando,
ero
in
grado
di
far
fronte
al
mio
impegno nei suoi confronti.
Da
quel
giorno
posso
dire
di
avere
avuto
le
spalle
coperte
ed
ogni
mia
iniziativa
e
ogni
richiesta
veniva
esaudita
senza
attese
tanto
che
una
volta
Pietro
Zaccaro,
venendo
a
conoscenza
in
via
amichevole
delle
mie
disponibilità,
ebbe
a
lamentarsi
in
quanto
a
lui,
il
ragioniere
capo
bloccava,
o
ritardava,
persino
richieste
di
poche migliaia di lire.
O
come
accaduto
una
volta
con
Mario
Carlino,
allora
Comandante
dei
Vigili
-
prima
della
sua
deposizione,
per
scelta
subìta,
dovendo
dar
spazio
al
secondo
arrivato
al
Concorso
-
il
quale
si
meravigliò,
agli
inizi
del
1999
quando
ero
già
nella
nuova
sede
del
mio
nuovo
ufficio,
che
io
interrompessi
la
conversazione
telefonica
per
rispondere “all’altro telefono”.
“Perché? Tu hai due telefoni?!”
“Veramente
ne
ho
tre”
gli
risposi
aggiungendo
il
telefono-fax
alla
linea
urbana
e
a
quella
collegata
al
centralino
con
la
quale
mi
aveva
chiamato.
Chiaramente,
e
per
non
umiliarlo,
non
gli
aggiunsi
che
avevo
anche
la
fotocopiatrice,
il
televisore,
il
videoregistratore, l’abbonamento alla Lex …
Capitolo SESTO
L’UFFICIO CHE NON C’ERA