L’Ufficiochenonc’era …segue Nello stesso tempo, già dai primissimi giorni avevo attivato il servizio di ascolto dei cittadini e le loro segnalazioni di disservizi con la richiesta agli uffici preposti di risolvere il problema rilevato. Il tutto utilizzando un programma informatico da me predisposto per l’acquisizione delle generalità e l’esposizione del fatto rilevato o lamentato dall’utente, individuando, quindi, gli uffici ai quali trasmettere, secondo la loro competenza, le segnalazioni corredate da singole liste di trasmissione di cui davo, in copia, comunicazione al Sindaco. L’ascolto, la disponibilità e l’attenzione prestata a ciascuno dei miei utenti si riverberava, grazie solo al passa-parola, come un’onda, gonfiata dai curiosi che, attirati da quella vetrina variopinta con la sua mostra di foglietti colorati, andavano poi a mettersi in coda alla fila che si allungava davanti all’Ufficio fino a lambire il marciapiede di fronte. Tanto più quando cominciai a pubblicizzare e a fornire consulenza e assistenza alla richiesta del prestito d’onore ”. Questa novità, allora introdotta dal Governo D’Alema, l’avevo appreso dai giornali e, non sapendo come procurarmi i modelli da utilizzare per presentare la domanda, dopo alcune telefonate andai al Comune di Foggia dove ebbi modo di contattare un impiegato che fu felice di liberarsi di quei pacchi di stampati di cui non sapeva che farsene. A ulteriore risonanza dell’Ufficio Relazione con il pubblico servì un’intervista richiestami da un giornale di Foggia. Una intervista telefonica. segue…
Capitolo SESTO L’UFFICIO CHE NON C’ERA
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