L’Ufficiochenonc’era
…segue
Contattato
da
una
ragazza
su
decisione,
come
mi
disse,
del
direttore
del
giornale,
e
con
l’aria
di
chi
stava
ad
eseguire
un
compito
non
proprio
gradito,
mi
sottopose
ad
un
vero
e
proprio
interrogatorio
per
cercare
di
ricavare
un
articolo
dalle
informazioni
che
cercai
di
darle
nella
maniera
più
esaustiva
su
questo
nuovo
e
misterioso servizio rappresentato dall’acronimo “URP”.
Al
termine,
non
so
quanto
soddisfatta
dei
chiarimenti
e
delle
esemplificazioni
fornite,
mi
fece
la
domanda
cruciale:
“Per
chiudere,
mi
dica
in
due
parole
il
compito
e
il
senso
del
suo
Ufficio!”
Fu un’ispirazione?
Mi
venne
così,
in
quel
momento
e
d’un
fiato,
tanto
ero
compreso
in quella nuova missione.
“Potrei
dire
che
l’Ufficio
Relazioni
con
il
pubblico
nasce
con
il
compito di suscitare i bisogni inespressi dei cittadini!”
Per
quanto
non
conservi
copia
di
quel
giornale,
sono
testimone
della
esattezza
di
queste
mie
parole
che
furono
riportate
integralmente a conclusione di quell’articolo.
Della
sua
pubblicazione
ebbi
notizia
una
mattina
quando
entrò
nel
mio
ufficio
un
giovane,
“Sono
il
Presidente
del
Consiglio”,
per
complimentarsi con me dopo aver letto quell’articolo.
“E
un
consigliere
comunale
di
San
Severo
apprende
del
mio
ufficio
solo
grazie
ad
un
giornale
di
Foggia?”
fu
la
mia
prima
risposta
ma
lui,
superato
l’imbarazzo,
mi
lasciò
promettendosi
ulteriori
contatti
e,
preludendo
a
future
collaborazioni,
aggiunse
nell’uscire:
“…
tanto
tu
sei
socialista
e
sai
che
Craxi
e
Forza
Italia
sono contigui!”
Non
giurerei
sul
termine
“contigui”
ma,
per
mia
correttezza,
mentre
era
per
uscire,
sentii
la
necessità
di
rispondergli:
“Ma
devi
sapere che io ero anti-Craxiano!”
Devo
attribuire
a
quella
mia
frase
la
ragione
per
cui
non
ebbi
mai
più
avuto
occasione
di
interloquire
con
Leonardo
Lallo
nei
successivi cinque anni?
Capitolo SESTO
L’UFFICIO CHE NON C’ERA