DUBBI E INCERTEZZE Ritengo una fortuna l’aver ritrovato la documentazione di questi fatti perché, in mancanza, non avrei saputo darne conto facendo ricorso soltanto alla mia memoria. Mi viene persino il dubbio se l’Ufficio Tributi fosse in via dei Quaranta o se fosse già stato spostato nella nuova sede a Porta San Marco. ho ricordo di particolari che mi consentano di riempire i vuoti di memoria a cui guardo come algidi baratri o oscuri sotterranei e solo queste lettere, come pietre luccicanti lasciate da questo Pollicino a segno del cammino fatto, restano a testimonianza della strada percorsa. E a questo punto della storia c’è il sassolino con il quale il Vicesindaco, Luigi Minischetti, venne a indebolire la posizione come l’avevo assunta fino ad allora e ad incrinare i miei principi o, almeno, la mia volontà nel perseguirli creando incertezze alla mia lotta. Lo fece con una lettera con cui, distinguendosi da Cologno prendendone le distanze e cambiando del tutto tono, mi riconosceva la qualifica giuridica di Programmatore C.E.D. e con le maiuscole dei pronomi mi invitava in attesa fi future soluzioni a curare l’“importante ed essenziale servizio” presso il Comune di Torremaggiore. Presi tempo con una lettera interlocutoria in cui chiedevo di farmi reinvio della sua adducendo come questa si fosse resa illeggibile a causa di un imprecisato “incidente casalingo” e quando andai a parlargli mi rassicurò sulla sua posizione nei miei confronti, chiedendomi di eseguire quella sua disposizione come un favore alla sua persona, in modo da consentirgli di intercedere in mio favore. Grato della sua posizione e della amabilità mostratami, gli promisi che se una volta avevo eseguito quel compito solo in favore dei dipendenti e non della Amministrazione, ora lo avrei eseguito solo per lui ma non per Cologno e che, in ogni caso, quella sarebbe stata l’ultima volta. Non che avessi una qualche fiducia nella sua promessa di intercessione ma mi sarei sentito a disagio se alla sua sensibilità avessi risposto con un netto rifiuto. A margine della prima lettera, quella resasi illeggibile, trovo un mio appunto scritto a mano che riporto a testimonianza del travaglio e della mia incertezza di quei giorni. Nota Personale 18 maggio 1984 Per   i   posteri   occhi   miei   e   a   mia   futura   memoria,   sono   andato   a   Torremaggiore per   le   variazioni   dietro   le   insistenze   del   Vice   Sindaco   e   convinto   di   fare   una forzatura   se   mi   fossi   rifiutato.   Il   problema   morale   sotteso   alla   questione   che   mi ha   visto   protagonista   in   questi   giorni   l'ho   messo   in   un   cantuccio   io   stesso. Bisognerebbe   risollevare   dagli   abissi   della   mia   coscienza   incartapecorita   le ragioni   di   quanto   dovrei   affermare   ma,   apostolo   pigro   delle   mie   idee,   tendo   a dimenticare vecchi aneliti e bruciate speranze. Fine Nota Personale
La musica del sito sanseveropuntoit 27 maggio 2022 Prot.09 del 09/05/1984 Prot.10 del 10/05/1984
Capitolo QUARTO GIORNI FATIDICI
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LETTERA di Minischetti DEL 9 MAGGIO 1984
LETTERA interlocutoria DEL 10 MAGGIO 1984