Il nuovo Ragioniere Capo Ciò non gli impediva di dirmi, in ogni caso, come fece due o tre volte: “Tu non entrerai mai nell’alta ragioneria!” e sottolineava l’aggettivo “alta”, di avere comportamenti che potrei definire anomali, se non competitivi. Come quella volta in cui, nell’ufficio personale stavo scrivendo qualcosa che non riguardava l’ufficio, qualcosa di personale, per l’appunto, e lui era passato alle mie spalle una volta e, dopo essere passato di nuovo in senso inverso, si era fermato dietro di me col chiaro atteggiamento di chi ti legge alle spalle per cui io, senza smettere, dissi con un tono basso di rimprovero: “Non si legge alle spalle”. “Come hai detto?” “È cattiva educazione leggere alle spalle” ripetei senza alzare la testa e continuando a scrivere. “Come hai detto? Dillo più forte per farti sentire!” intendendo per farti sentire dagli altri presenti, Niro e Cervini. Al che, smisi di scrivere e volgendomi verso di lui, fermo alla mia sinistra, e alzando la testa a guardare verso l’alto, dissi con voce scandita: “Ho detto che è cattiva educazione leggere alle spalle delle persone!” “Come?” e a inalberarsi che era suo diritto quale capo ufficio di controllare cosa facevano i dipendenti… ed io a rinfacciargli che il suo diritto di controllo doveva fermarsi a chiedere cosa stessi facendo e, semmai, a rimproverarmene ma non quello di sbirciare nelle cose mie e alle mie spalle. La cosa si concluse con lui che sbatteva la porta rientrando nel suo ufficio dopo la rituale e fatidica minaccia di farmi rapporto; un’altro da aggiungere a quelli che aveva già fatto senza che io sapessi se veramente li inoltrasse non avendone mai avuto notizia successiva o un rimprovero ufficiale. L’ultimo glielo feci io quando lo sorpresi a sogghignare mentre, nascosto dietro le spalle di Carmine Infante, lo incitava a lanciarmi delle pallottole di carta dalla sua scrivania. Ma più che lui stavo a denunciare quel comportamento da naia militare e la miseria umana di cui si serviva. Per chiudere, non posso comunque non riferire di due episodi dei quali ho avuto più volte occasione di fare il racconto e che, direi in maniera esemplare, possono mettere in luce al meglio il mio rapporto di allora con il Ragioniere Capo. Un giorno, mentre ero addetto all’ufficio personale a far da spalla e da piedino a Pinuccio Niro e Arnaldo Cervini, mi chiamò nel suo ufficio. Seduto dietro la sua scrivania, la porta finestra che dava sul chiostro alla sua destra, mi disse di chiudere la porta e di avvicinarmi. Il fatto che non mi invitasse a sedere esprimeva il potere di tenermi in piedi davanti a lui mentre le due sedie a destra e a sinistra dellla sua scrivania restavano inutili e vuote a denotare la sua supremaziaa. mai mi permisi di chiedere di poter sedere o di accomodarmi senza il suo invito in quanto conservare quella mia posizione mi consentiva di sovrastarlo e restare sul chi vive mentre era lui a restare in basso. …segue
Capitolo Terzo IL NUOVO RAGIONIERE CAPO
La musica del sito sanseveropuntoit 12 maggio 2022
…segue
Nikolaj Andreevič RIMSKIJ-KORSAKOV (1844-1908)  Il gallo d'oro. Suite 4.Allegro assai