Il nuovo Ragioniere Capo Don Leonardo al momento della pensione ci salutò con una cena alla Botte e ancora mesi dopo Aldo Cervini ricordava quella sua frase: “Vagliù, bagnate u pane!” a ricordo della parsimonia usata in quella occasione per la quale scrissi anche un sonetto per celebrare quell’ottima persona; sonetto di cui non ho più copia per le ragioni già dette. A sostituirlo nella funzione di Ragioniere Capo subentrò Luigi Cologno, il nipote del sindaco allora in carica. Di lui non ho alcun ricordo nei primi tempi per cui ritengo che fosse stato assunto successivamente all’infornata che aveva portato al Comune una marea di neo assunti tra i quali sembrava che io fossi il più giovane finché Tardio mi tolse il primato dopo aver scoperto che la persona più giovane era invece Maria Florio assegnata all’Ufficio Anagrafe. Dei nuovi assunti in Ragioneria conoscevo soltanto Francesco Florio, un comunista integrale come apprendemmo dal racconto che lui ci fece di una sua partecipazione a una scuola di formazione di quadri comunisti da lui frequentata a Kiev, in Russia. Ma devo dire che il suo rappresentarsi comunista non ebbe alcun risalto nel tempo contrariamente a quanto si sarebbe potuto pensare dopo quel suo percorso politico. Lo conoscevo, d’altronde, come persona bonaria avendo lavorato prima dell’assunzione al Comune presso il notaio D’angelo dove lui era addetto al servizio cambiali nel quale, dopo essersi dimesso, lo sostituii. Aveva il diploma in dattilografia e un giorno Tardio ci chiese di sottoporci a una competizione a chi fosse più veloce alla macchina da scrivere ed io, con due dita contro le dieci che lui usava, risultai secondo per un soffio. Troppi, comunque, gli anni trascorsi per poter conservare un ricordo preciso di quella mia prima esperienza in Ragioneria e della sequenza di fatti ed episodi che l’hanno contraddistinta se non quelli che riguardano il mio rapporto con il nuovo Ragioniere Capo, il dott. Luigi Cologno. …segue