La mia prima esperienza sindacale Fu Umbertino Cota a promuovere il mio interesse verso il sindacato. Chiaramente tutti i nuovi assunti a tempo determinato si erano iscritti al sindacato collegato al Partito di riferimento a cui dovevano il posto ed io, da socialista come Umbertino Cota, ero iscritto alla Uil di cui Michele Cocco era allora segretario. In quel tempo era sindaco Raffaele Iacovino e tra i vecchi dipendenti era viva la questione dei parametri, ovvero i punti attribuiti a ciascuna qualifica per stabilire lo stipendio da percepire. Noi giovani assunti eravamo a 130 punti mentre gli applicati anziani avevano come parametro 140 e, essendoci dei punti in avanzo, alcuni di questi, in base a quanto stabiliva il contratto nazionale, ambivano ad ottenere 155 punti comportanti uno stipendio più elevato . Tra questi c’era Cocco a quanto pare non ben visto da Umbertino Cota che mi aveva edotto della faccenda e della ambizione di alcuni a usufruire di quella spartizione di punti in avanzo e tra questi annoverava, per l’appunto, il segretario della Uil aziendale. “Bisognerebbe fare una denuncia sindacale contro queste persone” mi aveva detto, al che gli risposi: “E perché non la fai?” “Si dovrebbe scrivere una lettera e farla firmare da tutti gli iscritti…” e , chiaramente, mi propose di farlo senza che io sapessi sottrarmi a quell’invito assumendomi anche il compito di raccogliere le firme tra gli iscritti. La lettera ebbe un certo effetto visto che alcuni giorni dopo una delegazione di quelli che l’avevano sottoscritta venne convocata nella sua stanza dal Sindaco Raffaele Iacovino e, trovandomi tra questi, quando il Sindaco chiese chi dei convocati volesse rappresentare quell’istanza, non potei, nell’astensione degli altri, che farmi avanti. La mia giovane età e il trovarmi in una situazione nuova e mai sperimentata bastano a dar ragione del fatto che quando, in mia contrapposizione, intervenne Giovanni Tantoia, capo squadra della Nettezza urbana e segretario della CGIL, dicendo che “non bisogna nascondersi dietro un dito” io mi rivolsi a chi mi era vicino dicendo che non mi stavo nascondendo quando, durante il mio intervento di poco prima, mi ero toccato il naso! Col dubbio, addirittura, di averlo fatto o no quel gesto di cui quello mi accusava, in piedi a fianco della scrivania del sindaco mentre noi vi eravamo di fronte con alle spalle la porta di uscita nella Sala Rossa. segue…
Capitolo Terzo LA MIA PRIMA ESPERIENZA SINDACALE
La musica del sito sanseveropuntoit 12 maggio 2022