LA GESTIONE DELLE OPERE PUBBLICHE Tornando al punto, quella mia prima relazione del mese di aprile del 1987 rimase lettera morta e solo nel mese di febbraio del 1988 la Giunta comunale provvide a deliberare l’acquisto del computer richiesto per quello scopo e che dette motivo alla presentazione di quella seconda relazione del 30 aprile. Relazione che, con grande aspettativa e l’invito a caldeggiarne l’approvazione, rimisi nelle mani dell’assessore il quale, non comprendendo che stava ad utilizzare nei miei confronti la stessa tecnica dissimulatoria usata con Michele Della Vella, mi invitò a pazientare e a rimanere in attesa della sua approvazione da parte della Giunta. Visto che questa tardava a pervenirmi e al fine di rinverdirne la memoria, in data 6 ottobre 1988 presentai, in prosieguo di quella relazione, un prospetto dei lavori pubblici selezionandoli tra quelli più importanti e ancora attivi facendo ricorso alle schede contabili che avevo già a suo tempo predisposto presso la Ragioneria. Infine, e solo nel mese di novembre del 1988, l’assessore Antonio Carafa ebbe la compiacenza di informarmi che la Giunta Comunale, con delibera n.1834 del 12 settembre 1988 ( sic !), aveva proceduto alla approvazione della relazione presentata il 30 aprile 1988. Preciso che il riporto di questo accavallarsi di date non è una pleonastica cronologia senza utilità ai fini della narrazione delle straordinarie avventure di un impiegato nel Comune delle Bananas. Nei fatti, oltre a puntualizzare il tempo trascorso dal mese di aprile del 1987 al mese di novembre del 1988, per ottenere una deliberazione di Giunta da lui ‘caldeggiata’, serve a mettere in evidenza l’ineffabile finezza dell’assessore nel gioco del gatto con il topo. Serve, inoltre, a mettere in luce l’abituale vezzo della Segreteria adusa ad “inventarsi” numeri e date di deliberazioni di Giunta o a sostituire atti deliberativi secondo necessità, ovvero a coprire quegli spazi lasciati vuoti e non più utilizzabili se non con delibere fittizie. Serve, infine, a mettere in luce la perseverante pazienza dell’avventuroso dipendente che non voleva rendersi conto di avere a che fare con Amministratori che, non tenendo in conto il merito e l’efficienza e neppure la dignità del personale dipendente, erano i degni rappresentanti di un Comune da terzo mondo. Ignaro di tutto, proseguii comunque, e inde-fesso, nel mio scopo per cui, alla luce di quella delibera di Giunta spuntata dal cappello di un prestigiatore, mi misi all’opera portando a termine, nel mese di giugno del 1989, la stesura del complesso programma applicativo per la gestione del Servizio. Mi risulta oltremodo tedioso dare ulteriormente conto della vicenda e delle resistenze e degli impedimenti frapposti dalla Giunta Comunale con la svalutazione del mio impegno e del mio lavoro del quale l’ambiguo assessore, se non ne fosse l’autore, si faceva partecipe, per cui rimando al protocollo allegato a questo capitolo il curioso che volesse approfondire le circostanze omesse in questo mio racconto. Per farla breve, in quanto non c’è necessità che io vi insisti ancora, la procedura informatica del Settore delle Opere Pubbliche, nonostante fosse stata deliberata dalla Giunta e nonostante la predisposizione del programma di gestione, non fu mai posta in essere dal Comune. ***
Capitolo Secondo PRESSO L’ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
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