Le Poesie
del Ticket
Ticket III
(La cura)
Per questo il nuovo sindaco ha deciso
di porre fine a questa confusione
e vuol scoprire chi ha finora irriso
la povertà rubando l’esenzione
per cui il paese s’è ormai diviso
in tre categorie di persone:
i poveri che l’hanno scritto in viso,
i furbi… e quelli sotto protezione.
Perciò, da ora, chi ha contraffatto
il proprio stato sol sulla parola
dovrà pentirsi, preso lì, sul fatto
avendo incaricato Macchiarola
di dare ai veri poveri riscatto
prendendo quelli falsi per la gola.
(12.11.1990)
Ticket IV
(Gli intoppi)
Ma, poi, l’incaricato ha capito
che sol menzogna era quella farsa
perché nessuno vuole, o ha garantito,
dell’esenzione facile scomparsa
per il timore d’essere punito
da una preferenza bassa o scarsa
per cui alle elezioni o nel partito
si ridurrebbe a inutile comparsa.
Perciò, per quanto sia chiara la legge,
si premia il furbo e il ricco non s’intacca
perché chi ne ha interesse e li protegge
volendo tener su questa baracca,
per propria convenienza e del suo gregge,
dell’esenzione svende la patacca.
(23.11.1990)