Le Poesie
del Ticket
Ticket I
(Il tema)
Si dice che bisogna contenere
il costo della spesa sanitaria
e, per farlo, si è stati del parere
di render più costosa e più elitaria
l’infermità e il ricorso all’infermiere
in modo che la gente sia contraria
a consultare il medico e a temere
persino un brusco cambiamento d’aria.
Però, per quanto s’abbia prevenzione
per non finire infermo e poi spiantato,
la spesa aumenta in quanto l’esenzione
per gli indigenti hanno poi inventato
per dare, almeno, al povero occasione
di affermar che a sbafo s’è ammalato.
(2.11.1990)
Ticket II
(Miseria e… nobiltà)
Perciò il nostro provvido Paese,
in cui c’è chi al consumo fa la corsa
e ha tanti soldi che non bada a spese
e ha risparmi in Banca o investe in borsa,
venuto è incontro alle giuste attese
della persona che non ha risorsa
per arrivare sano a fine mese,
e ancor di più se malattia gli è occorsa.
Ma, poi, per fare a questi compagnia
e non far sentir solo l’indigente,
qualcuno ha evinto che, con la bugia
e nascondendo d’esser possidente,
anche chi è ricco o non è in carestia
può da quel ticket diventare esente.
(5.11.1990)