segue Ci scherzai sopra, allora, rispondendole che aveva ragione, che venivo proprio dalla montagna, da Gambatesa, un paese, appunto, di montagna, che purtroppo, con i suoi soli 482 metri di altitudine sul mare su cui era appollaiato, non poteva fregiarsi di una altezza tanto alti-sonante! “Mi basta venire da una collina, per provare almeno a migliorarlo!” “E non ci riuscirai! Tu sei un illuso soltanto e non hai capito niente di come gira il mondo!” aveva aggiunto. Alla fine di novembre presentai comunque la seconda relazione: “Analisi informativa del Servizio Esenzione dalla spesa sanitaria” dove ponevo i paletti per la mia successiva azione e, nello stesso tempo, la salvaguardavo. Non contavo che qualcuno la leggesse e, addirittura, l’apprezzasse se non per avvertire il pericolo che quella relazione rappresentava a scapito di chi aveva ridotto quell’Ufficio ad un vivaio di clientelismo e l’unica eco che ne ebbi fu solo la reiterata meraviglia espressa da Carlo Florio nel riceverla. Ma un domani, di fronte a un qualsiasi intoppo frapposto alla mia azione, avrei potuto dire: ho scritto quello che avevo intenzione di fare! Se non eravate d’accordo potevate impedirmi di proseguire in quel lavoro nei modi in cui l’avevo programmato e di cui vi ho edotti in via preliminare! Lavoravo fino a tardi, fino a notte inoltrata, specie quando il database degli assististi scomparve dal computer costringendomi a dover recuperare tutti i dati. E quando ero stanco liberavo uno dei tavoli per stendermi. Io ci dormivo in quell’Ufficio e pensavo che il mondo, a dispetto della signora Venditti, si potesse cambiare e se non il mondo almeno quello che ci tocca da vicino, per quel poco che possiamo fare. Riuscire a diminuire gli esenti da circa trentamila a poco più di seimila era già questo un risultato ancora più significativo per il fatto che nessuno di quei venticinquemila cittadini a cui tolsi l’esenzione venne a protestare in ufficio. A quel tempo, secondo il calcolo del Ministero della Sanità, ogni assistito costava allo Stato un Milione di lire all’anno e il conto era presto fatto: 24.000 per 1.000.000 è uguale a 24 Miliardi! Se San Severo soltanto, contando che faceva circa 50.000 abitanti poteva far risparmiare allo Stato in un anno una tale cifra, rapportando la sua popolazione a quella nazionale si poteva prevedere, immaginando che la politica abusasse allo stesso modo dell’esenzione negli oltre 8.000 comuni d’Italia, e calcolare un risparmio pari a 24 Mila Miliardi! Una manovra finanziaria di quell’epoca, all’incirca! segue…
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Capitolo Primo

3. La revisione dell’Ufficio Esenzione dalla spesa sanitaria

La musica del sito sanseveropuntoit 29 marzo 2022 COLLEGAMENTO a RELAZIONE  ANALISI INFORMATIVA