2. Il trasferimento all’Ufficio

Ticket

Non era nato bene l’Ufficio Relazioni con il pubblico. Dopo l’elezione del 1995 che aveva portato alla carica di Sindaco Giuliano Giuliani a capo di una alleanza di centro-destra, Salvatore Tempesta, consigliere del Movimento Sociale e intimo amico del neo eletto sindaco, mi aveva avvicinato, affiancato da un suo perfido amico, per chiedermi che cosa potessi consigliare di nuovo e di creativo alla nuova amministrazione ora in carica. “Creare l’Ufficio Relazioni con il pubblico” gli avevo risposto senza indugio e qualche tempo dopo era uscito un articolo su un giornale locale dove la nuova maggioranza annunciava la prossima apertura di uno “Sportello del cittadino”, segno evidente che il neo eletto consigliere non era edotto sulle novità previste da una legislazione troppo recente per esserne informato. Alla fine del novantacinque ero totalmente assorbito dalla gestione informatica delle delibere comunali dopo la validazione che ne aveva fatto il nuovo Segretario Generale, il dott. Carmine Tantimonico, persona di cui conservo tutt’ora la più grande stima. Mi trovavo a lavorare in Segreteria dopo che ero stato sollevato… e quando dico “sollevato”, non utilizzo questo participio in senso figurato perché fui letteralmente sollevato dalle braccia dei vigili urbani comandati a farlo per trasportarmi con la forza fuori dall’Ufficio Esenzione ticket. Il trasferimento a questo ufficio era reso inevitabile dopo che, al rinnovo nel 1990 della compagine politica, al Sindaco Michele Santarelli, socialista, era subentrata una amministrazione di centro sinistra con a capo il sindaco Giuseppantonio Belmonte, democristiano e alleato del Pci, per cui era necessario abbandonare il ruolo, fin rivestito, di segretario dell’assessore socialista ai Lavori pubblici, Antonio Carafa, carica ora delegata al comunista Gianni Altrui. Allora, era il mese di settembre del 1990, Vittorio Mundi, vice Segretario del Comune e mammasantissima di tutta la macchina burocratica comunale, mi aveva convocato nel suo ufficio per informarmi che avrei dovuto lasciare la stanza e il ruolo fin rivestito con la possibilità di scegliere, senza altra alternativa, il trasferimento o al Cimitero o all’ufficio Ticket .

segue…

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Capitolo Primo

2. Il trasferimento all’Ufficio «Ticket»

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