PIO IX
(1792-1878)
255° papa della Chiesa cattolica
Al
secolo
Giovanni
Maria
Mastai
Ferretti,
fu
eletto
papa
alla
morte
di
Gregorio
XVI nel 1846, e fu in carica nel più lungo pontificato della storia.
Nel
1946
inaugurò
il
pontificato
con
una
amnistia
e
la
concessione
della
libertà
di stampa.
Nel
1847
concesse
la
libertà
di
stampa,
la
libertà
agli
ebrei
e
dette
inizio
alle
ferrovie.
Nel 1848 concesse una costituzione per gli Stati della Chiesa.
Nel
1849,
ritirato
il
proprio
appoggio
alla
guerra
di
indipendenza
contro
l’Austria, fu costretto alla fuga dalla instaurazione della Repubblica romana.
Nel
1850
grazie
all’aiuto
francese
e
austriaco
tornò
a
Roma
dove
abolì
la
costituzione, ripristinò la pena di morte e l’isolamento nel ghetto per gli ebrei.
Nel
1852
rese
lo
Stato
della
Chiesa
il
primo
in
Italia
a
introdurre
il
francobollo.
Nel 1854 proclamò il dogma della Immacolata concezione.
Nel
1859
si
fece
autore
della
repressione
di
Perugia
col
saccheggio
della
città
e
la strage di rivoltosi, donne e bambini.
Nel
1859
ordinò
la
creazione
di
un
codice
penale
unificato,
la
riforma
delle
carceri e dette impulso alla alfabetizzazione.
Negli anni 1859-60 perse i territori dello Stato pontificio ad eccezione del Lazio
che
conservò
grazie
all’aiuto
di
Napoleone
III
che
lo
difese
dal
tentativo
garibaldino del 1867.
Nel
1864,
con
la
Sillabo,
condannò
il
liberalismo,
l’ateismo,
il
comunismo,
il
socialismo, il nazionalismo e il razionalismo.
Nel
1869,
a
coronamento
della
visione
anti-progressista,
anti-liberalista
e
anti-
modernista,
indisse
il
concilio
Vaticano
I
che
definì
il
dogma
della
infallibilità
del
papa
e
che,
apertosi
l’8
dicembre,
fu
sospeso
il
20
ottobre
1870,
giornata
della
breccia
di
Porta
Pia
per
cui
Roma
fu
annessa
all’Italia,
lasciando
al
papa
il solo potere spirituale con la legge delle Guarentigie.
Nel
1874
vietò
ai
cattolici
la
partecipazione
alla
vita
politica
con
l’espressione
Non Expedit
.
Nel 1875 proclamò l’Anno Santo “a porte chiuse”.
Dopo
la
sua
morte,
nel
1881
la
salma
fu
trasportata
in
San
Lorenzo
fuori
le
mura
in
un
percorso
notturno
contrassegnato
da
una
sassaiola
e
seguita
dagli
insulti.
Gli successe Leone XIII.