TEMPLARI
Ordine
religioso
militare,
con
regola
ecclesiastica
ispirata
a
quella
cirterciense,
fondato
nel
1119
a
protezione
dei
pellegrini
in
Terra
Santa
avente
a
capo
un
Gran
Maestro.
Il
suo
nome
deriva
dall’aver
sede
in
un
palazzo
edificato
sull’area
occupata
dal
tempio
di
Salomone.
La
loro
uniforme
consisteva
in
un
mantello
bianco
con
una
croce latina rossa.
Trovarono
sostegno
militare
da
numerosi
uomini
e
persino
donne
che
accorsero
in
Terrasanta
per
combattere
nelle
loro
file
e
sostegno
spirituale
nel
teologo
Bernardo
di
Chiaravalle
che
teorizzo
il
“malcidio”
per
giustificare
i
monaci
guerrieri
per
cui
chi
uccide
un
malfattore
non
commette
omicidio.
La
fondazione
dell’Ordine
venne
ratificata
nel
Concilio
di
Troyes
del
1129
e
le
sue
prerogative
definite
dalla
bolla
di
Innocenzo
II
che
nel
1138
lo
rendeva
esente
da
tasse
e
gabelle,
indipendente
e
sotto
la
protezione apostolica.
Nel
1145
il
papa
Eugenio
III
estese
la
protezione
apostolica
ai
parenti
dei
Templari,
alle loro propietà e persino ai contadini che lavoravano per loro.
Il
valore
dei
Templari
emerse
particolarmente
nella
seconda
crociata
(1147-1149)
indetta da Bernardo di Chiaravalle e condotta da Luigi VII di Francia.
Nel
1187,
dopo
la
battaglia
di
Hattin,
in
cui
Saladino
fece
prigioniero
quasi
l’intero
esercito
crociato
di
circa
15
Mila
uomini,
tutti
i
Templari
e
gli
Ospedalieri
furono
giustiziati in quanto la loro regola non consentiva il riscatto.
Durante
la
terza
crociata
(1189-1192),
insieme
agli
Ospitalieri
contribuirono
in
modo
decisivo alla sconfitta di Saladino nella battaglia di Arsuf.
La
sesta
crociata
(1228-1229)
guidata
da
Federico
II
dette
occasione
ad
un
conflitto
insanabile
tra
l’imperatore
e
i
Templari
con
una
ricaduta
di
discredito
su
questi
ultimi
anche
a
livello
militare,
specie
dopo
uno
scontro,
nel
1244,
avvenuto
tra
le
truppe
cristiane
con
forze
islamiche
inferiori,
in
cui
su
trecento
cavalieri
templari
riuscirono a salvarsi, dopo la sconfitta, solo una trentina di uomini.
Dopo la riconquista musulmana di Gerusalemme, trovarono stabile dimora a Cipro.
Sul
finire
del
XIII
secolo
la
loro
nomea
risulta
decisamente
in
calo,
come
si
riscontra
da
talune
espressioni
popolari,
quali
“beve
come
un
templare”
o
“giura
come
un
templare”,
venendo
percepiti
come
signori
orgogliosi
e
avidi
e,
per
la
presenza
di
molti
peccatori
che
vi
approdavano
per
riceverne
protezione,
come
un
covo di eretici e di viziosi.
Per
impossessarsi
delle
loro
ricchezze,
che
ammontavano
a
circa
duecentomila
fiorini
d’oro,
il
13
dicembre
1307,
il
re
di
Francia,
Filippo
IV
il
Bello
ne
fece
imprigionare
tutti
gli
appartenenti
e,
con
l’approvazione
del
papa
Clemente
V,
che
decretò
lo
scioglimento
dell’Ordine
nel
1312,
si
pervenne
ad
un
processo
per
eresia
e
immoralità
con
la
condanna
al
rogo
del
Gran
Maestro
Jacques
de
Molay
eseguita
il
18 marzo 1314.