Marco Tullio CICERONE
(106 a.C.- 43 a. C.)
Iniziò
la
carriera
del
foro
sotto
Silla,
nell’80
a.C.,
e
per
essersi
attirato
il
risentimento
dei
suoi
seguaci,
dovette
rifugiarsi
in
Grecia
dove
si
dedicò
allo
studio
dell’eloquenza
e
della
filosofia.
Tornato
a
Roma,
fu
prima
questore
in
Sicilia,
dove
scoprì
le
malversazioni
di
Verre,
poi
edile
nel
69,
pretore
nel
66
e,
quindi,
console
nel
63
a.C.
Ottenne
dal
Senato
il
titolo
di
padre
della
patria
per
aver
scoperto
e
represso
la
congiura
di
Catilina.
A
seguito
di
contrasti
con
Cesare,
dovette
abbandonare
Roma,
dove,
in
seguito,
tornò
ricoprendo
la
carica
di
augure
e
quindi,
nel
51
a.C.,
di
proconsole
in
Cilicia.
Fece
parte
della
fazione
di
Pompeo
che
seguì
nella
battaglia
di
Farsalo
del
48
a.C..
Ritornò
a
Roma
con
il
perdono
di
Cesare
e,
dopo
la
sua
uccisione,
si
fece
fautore
della
restaurazione
repubblicana
attaccando
Marco
Antonio
con
le
famose
Filippiche
e
attirandosene
l’odio
per
cui,
alla
formazione
del
triunvirato
con
Ottaviano e Lepido, questi ne ottenne la testa.