…segue La Premessa del 2010 CRONACA DI MAFIA ORDINARIA Si vuol dare testimonianza di un esemplare retaggio di un meridione pre- borbonico, del degrado del tessuto civile di un Comune che, proprio in quegli anni, si andava fregiando del titolo di "Città" per sentirsene nobilitato mentre affondava nella ignominia di una paese da Repubblica delle Banane; testimonianza della resistenza di un uomo solo, di un pubblico dipendente, il sig. Giovannantonio Macchiarola, che il giorno 6 giugno 2001, mentre era intento al normale svolgimento della riconosciuta ed encomiata attività di Responsabile dell'Ufficio Relazioni con il pubblico del Comune di San Severo, veniva inopinatamente fatto oggetto - durante le ore di servizio e nell'esercizio delle sue funzioni - di un sequestro di persona concretizzatosi in una richiesta di Trattamento Sanitario obbligatorio (T.S.O.) avanzata da due disonesti funzionari ( BELMONTE SILVANA e BALICE GIORGIO ), con la pedissequa connivenza di due ignobili iscritti all'Ordine dei Medici della Provincia di Foggia ( CARAFA FERNANDO e CROELLA NICOLINO ), sulla base di una Ordinanza del sindaco ( GIULIANI GIULIANO ), contraffatta e/o falsificata, e con la complicità e correità del comandante dei vigili urbani ( SACCO CIRO ); testimonianza della persecuzione esercitata successivamente sullo stesso dipendente nel corso dei successivi sei anni e mezzo (da giugno 2001 fino a tutto il 2007) e attuata su pressione dell’allora assessore al personale, CAPOSIENA FERNANDO con la privazione del diritto al lavoro e del diritto alla professionalità, nonché con il calpestamento di diritti umani fondamentali e della dignità morale della persona con il tenerlo lontano da qualsiasi attività lavorativa e facendolo contemporaneamente oggetto di una subdola opera diffamatoria e di una serie di provvedimenti disciplinari infondati e pretestuosamente architettati, nonché di una catena di azioni tutte tese a lederne la persona e la dignità morale e civile; testimonianza, vista l'omertà attuale, rivolta a generazioni future per rappresentare quanto sia illiberale e ipocrita questa nostra democrazia quando millanta di essere libera, pluralista, legale, giusta e quanto sia diffuso il degrado civile e morale di uno Stato che, per mera consuetudine, si definisce di diritto, democratico e costituzionale; testimonianza a cui mi accingo attraverso la documentazione che ha contrassegnato i vari momenti di questa vicenda (lettere, documenti, atti pubblici, denunce e atti giudiziari) di cui si darà conto e illustrazione con un racconto, ovvero una cronaca, utile a spiegarne le motivazioni e le circostanze. (2010)
Capitolo Quarto
sans everopuntoit, 14 aprile 2017
Tale premessa era condita dalla seguente citazione: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti”. (Luca 12, 1-3)
INDIETRO
CAPITOLO QUARTO ll Silenzio è Mafia
AVANTI AVANTI