LETTERA APERTA Questa Lettera Aperta non ha trovato riverberi tra gli oltre cento invii effettuati in Rete, questo magico alter-ego di Massa, e/o magico alter-ego del Sistema, al quale mi ero rivolto fidente. Ripensando a quanto mi aveva risposto a suo tempo «Famiglia Cristiana», ho, quindi, apprezzato moltissimo il Direttore di un giornale on-line presente all’indirizzo web http://www.altroquotidiano.it che ha pubblicato la mia Lettera Aperta (lo immagino con un sorrisetto sulle labbra mentre ne ‘aggiustava’ l’incipit) presente al seguente link http://www.altroquotidiano.it/lettera-aperta-i- f u r b e t t i - d e l - c a r t e l l i n o - e - l a - m i a - t o r m e n t a t a - s t o r i a - d i - f u n z i o n a r i o - c o m u n a l e - a - s a n - severo/ informandomene con la seguente mail:
Data : Fri, 6 Jan 2017 11:48:05 +0100 (CET) Oggetto : R: LETTERA APERTA alle Testate e Agenzie giornalistiche da: ennio.simeone@libero.it" ennio.simeone@libero.it a: giovannantonio@aruba.it > PUBBLICATO SU www.altroquotidiano.it Saluti e auguri. IL DIRETTORE E questo è stato il mio riscontro. Oggetto : R: LETTERA APERTA alle Testate e Agenzie giornalistiche Vengo a ringraziarla dell'eco che ha inteso concedere alla mia "lettera aperta" con la sua pubblicazione on-line della stessa. Resta il fatto, ahimè, che lei sia stato l'unico destinatario ad aver avuto la sensibilità di corrispondervi, per quanto fosse mia intenzione (ma devo dire "ambizione?) di sollecitare non la mera pubblicazione della stessa bensì un più approfondito reportage dei fatti denunciati che, se non a restituirmi giustizia, servisse a stigmatizzare le responsabilità della politica, della magistratura e delle Istituzioni per rendermi soddisfazione quanto meno sul piano morale. Le sottolineo soltanto che, nei primi mesi della indagine svolta dai Carabinieri, il maresciallo incaricato delle indagini ebbe a suggerirmi - alla luce dei fatti da lui stesso appurati e, evidentemente, nella consapevolezza delle responsabilità "mafiose" che ne emergevano - come l'unico modo per risolvere la faccenda che mi riguardava fosse quello di "andare in televisione". Il fatto, poi, che lo stesso fosse successivamente sollevato dall'incarico (affidato a graduato più "sensibile" alle pressioni dall'alto) può solo servire a denotare il "clima" di cui aveva preso al momento consapevolezza. Le aggiungo, per non tediarla, solo una osservazione con riferimento ai vigili assenteisti del Comune di Roma e al fatto che siano da inquisire i medici che hanno prodotto la certificazione per giustificarne l'assenza di pochi giorni senza aver visitato i "pazienti". Ebbene, nulla è stato fatto a livello giudiziario o dall'Ordine dei Medici, per quanto debitamente informato, nei confronti dei due medici che, "senza visitarmi" e su richiesta dei "funzionari del Comune" - come risulta dai verbali di polizia giudiziaria - hanno proceduto ad una certificazione falsa per un "Trattamento Sanitario Obbligatorio" calpestando il giuramento d'Ippocrate, la legge sanitaria e i miei diritti personali sanciti espressamente dalla Costituzione! Rimane solo il riferimento all'ultima considerazione con cui chiudevo la mia "lettera aperta" e un ulteriore attestato alla cordialità da lei mostratami nel riscontrarla. Giovannantonio Macchiarola
FOGGIA E LA PUGLIA: QUELLO CHE NON SI OSA DIRE
Ho scoperto in questi giorni (febbraio 2019) che questa “Lettera Aperta” è riportata in due pubblicazioni di Antonio Giangrande
ITALIA ALLO SPECCHIO IL DNA DEGLI ITALIANI ANNO 2017
Questa introduzione è stata revisionata in via definitiva con l’aggiornamento del 10 febbraio 2019
C’è da sperare?
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Queste pagine sono una rielaborazione grafica di contenuti già pubblicati nel 2017
fine introduzione INDICE