Lufficiochenoncè
L’INTERVISTA A PROTAGONISTI
…segue
Intervista al sig. Giovannantonio Macchiarola
Questa
è
la
mia
condizione.
Occorre
subire
ed
aspettare
che
la
giustizia
faccia
il
suo
corso.
Nel
frattempo,
a
seguito
dei
contraccolpi
subiti,
mi
trovo
in
una
condizione
talmente
disagiata
da
non
essere
in
grado
di
affrontare
un
rientro
in
servizio
tanto
da
essere
stato
costretto
a
chiedere
un
sostegno
di
tipo medico. Si ci può stressare per molto meno, in fin dei conti.
Ma
quello
che
fa
più
male
è
la
indifferenza,
l’omertà
e
la
rassegnazione
riscontrata
nei
colleghi,
nelle
rappresentanze
sindacali
aziendali,
nei
rappresentanti
delle
forze
politiche
e
nella
stampa
locali,
e
persino
dalle
massime
autorità
religiose
della
nostra
Città
dai
quali
non
si
è
ottenuta
la
menoma
solidarietà
per
quanto
in
presenza
di
un
comportamento
assurdo,
illegale
e
illiberale
posto
in
atto
da
una
pubblica
amministrazione
contro
un
collega,
contro
un
lavoratore
pubblico
dipendente,
contro
un
cittadino
e
un
cattolico
che
ha
l’evidente
demerito
di
credere
nel
cambiamento
della
pubblica
amministrazione
e
nella
propria
funzione
di
dipendente
al
servizio
del
pubblico
e
ha
l’ardire
di
rivendicare
la
propria
dignità
di
persona
fin
qui
calpestata
da
una
pubblica
amministrazione
che
ha
agito
senza
alcun
timore
di
poter
essere oggetto di giudizii penali, civili e/o morali.
Certamente
questo
è
un
segno
del
degrado
della
società
civile
di
questa
Città
e
della
acquiescenza,
condivisione
e
assuefazione
dei
suoi cittadini alla illegalità, ai soprusi e alle ingiustizie.
Ritengo,
tuttavia,
che
quanto
è
accaduto
sia
un
esempio
eclatante
e
spettacolare
di
abusi,
connivenze
e
illegalità
che,
per
quanto
costi
sul
piano
dell’impegno
personale
e
possa
comportare
ulteriori
vessazioni
e
ritorsioni,
sento
il
dovere
di
rappresentare
e
denunciare
quale
sintomo
canceroso
e
degradante
della
nostra
comunità
civile
e
dei
valori
della
nostra
cultura
occidentale
e
cristiana.
Per
ora
occorre
constatare
quanto
sia
disonorevole
per
la
nostra
Città e per i suoi abitanti avere al suo governo dei furfanti.
Se poi volesse avere una maggiore cognizione della mia vicenda e ne
avesse il tempo, può consultare la pagina
http://www.sansevero.it/cosedaurp.htm
aggiornata fino al 2004
Chiaramente
tali
pagine
non
sono
più
presenti
sul
sito
dal
2017,
ovvero
da
quando
ho
utilizzato
un
diverso
programma
per
la
compilazione
delle
pagine internet.
Per
mia
correttezza,
riporto
di
seguito
la
fotocopia
delle
pagine
di
PROTAGONISTI,
debitamente
salvate
in
formato
pdf
per
renderle
pubblicabili,
in
cui
è
riportata
anche
l’intervista
a
Fernando
Caposiena,
assessore
al
personale,
che
il
direttore
impose
a
Luigi
Amoroso
quale
condizione per la pubblicazione..
Capitolo TREDICESIMO
L’UFFICIO CHE NON C’E’