Lufficiochenoncera LA FINE DEL CD-ROM E L'EPITAFFIO DEL SINDACO Nei primi giorni del gennaio del 2001, dopo diversi ma inutili tentativi di prendere contatto con il sindaco Giuliani per organizzare una visione del CD-Rom da riservarsi in anteprima ai componenti della Giunta comunale, fui preso da un profondo sconforto. Non saprei dire se ciò fosse dovuto alla stanchezza che può accompagnare la conclusione di un gravoso impegno, svolto, tra l’altro, con l’assiduità monomaniacale degli ultimi due mesi, o se fosse originato dalla indifferenza con la quale vedevo accolto un lavoro che, comunque, consideravo di grande rilevanza. A tutto questo erano da aggiungersi miei problemi familiari. Solo alla fine del mese, quando furono disponibili le cinquemila copie del CD-Rom, mi decisi a scrivere al sindaco una lettera con la quale, rappresentandosi come un tentativo di solleticarne la vanità e di ingraziarselo con il solo fine di superarne l’indifferenza, chiedevo di essere convocato per fargliene una illustrazione diretta. Non fui convocato e la mancanza di riscontro a quel mio estremo tentativo di coinvolgere il sindaco Giuliani mi aveva lasciato oltremodo disilluso. Per questo motivo quando Felice Miranda venne una prima volta nel mio ufficio a chiedere se poteva prendere alcune copie del CD da distribuire, non feci obiezioni e gli dissi che poteva prelevarne quante ne desiderasse, visto che erano destinate al macero. Ebbi lo stesso comportamento quando, nei giorni successivi, tornò a chiedere di poterne prelevare altre e la cosa continuò fino al giorno in cui il dottor Cologno si presentò all’Urp e mi impose di consegnare tutte le copie all’Ufficio Economato perché si era sparsa la voce che io stessi a vendere quei dischetti con mio interesse privato per ricavarne qualche utile. Non detti alcuna importanza a quella falsa e infamante diceria, come, d’altronde, anche Cologno era ben convinto che fosse, e fui lieto di liberarmi di quell’ingombro, come ormai consideravo quel mio lavoro di due anni, del tutto frustrato nelle mie aspettative, specie a raffronto di quanto era accaduto quando avevo partecipato, due anni prima, al CD-Rom della Provincia, realizzato con un lavoro che mi era costato ben minore fatica e che tanto entusiasmo aveva suscitato nel sindaco Giuliani. Per questo motivo fui alquanto sorpreso quando, nei primi giorni di febbraio, si presento nel mio ufficio Felice Miranda per comunicarmi che stava organizzando una manifestazione pubblica per la presentazione del CD-Rom alla cittadinanza. “E come mai?” gli chiesi con meraviglia. “Lo ha deciso il sindaco. Non sei contento?” mi disse tutto sorridente. Meravigliato, sì, ma certamente non contento, tanto era il peso di quei giorni e tanto da non avere alcun ricordo della organizzazione che ne seguì; dei manifesti che ne facevano annuncio alla cittadinanza; del luogo scelto e e della pianificazione di quella cerimonia decisa, motu proprio, da Giuliani, senza alcuna partecipazione da parte mia. continua…
sanseveropuntoit, 10 luglio 2023 La musica del sito
Capitolo DECIMO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quINTA
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