5 settembre 1984
Al Presidente della Commissione di Disciplina
e p.c. Al Sindaco
Al Segretario Generale
Per
ricondurre
ad
unità
la
questione
per
la
quale
si
è
inteso
iniziare
procedimento
disciplinare
nei
miei
confronti,
chiedo,
preliminarmente,
che
venga
integralmente
acquisita
agli
atti
di
codesta
Commissione
di
disciplina
tutta
la
corrispondenza
intercorsa con l'Amministrazione Comunale a far tempo dal 12 gennaio 1984.
Nel
rigettare,
comunque,
gli
addebiti
di
"insubordinazione",
"pubblico
atto
di
insubordinazione"
e
"diffamazione
del
Comune"
che
mi
vengono
elevati,
si
precisa
con
la
presente
memoria
difensiva,
da
valere
quale
base
di
discussione
nel
procedimento in corso, quanto segue:
A)
che,
in
servizio
da
oltre
11
anni
presso
il
Comune
di
San
Severo,
ho
sempre
prestato
con
efficienza,
competenza
e
nell'interesse
del
Comune
la
mia
opera
in
vari
servizi,
da
quelli
attinenti
gli
Uffici
di
Ragioneria
a
quelli
attinenti
gli
Uffici
di
Stato
Civile
ed
Anagrafe,
fino
a
quelli
di
Segretario
particolare
del
Sindaco
e
di
Programmatore
CED,
dando
prova
di
capacità
e
abnegazione
negli
incarichi
e
nei
compiti affidatimi;
B)
che
nel
prestare
la
mia
opera
alle
dipendenze
del
Comune
non
mi
sono
mai
limitato
a
un
lavoro
ripetitivo
e
appiattito
su
prescrizioni
standardizzate,
ma
ho
sempre
cercato
di
approfondire,
attraverso
la
ricerca
e
lo
studio
di
leggi
e
disposizioni,
le
mie
competenze
e
incombenze
assolvendole
con
intelligenza
e
creatività
e
attuando
e
proponendo
l'accrescimento
dei
compiti
strettamente
assegnatimi,
senza
svilire
mai
la
mia
dignità
di
persona
e
di
uomo
che
lavora
sia
nei rapporti con i colleghi che nei rapporti con l'Amministrazione comunale;
C)
che
nel
momento
in
cui
sono
stato
trasferito,
con
decorrenza
1°
marzo
c.a.
-
all'insaputa
delle
rappresentanze
sindacali,
in
contrasto
con
precise
norme
regolamentari
e
con
la
privazione
di
fatto
della
qualifica
posseduta
-
presso
l'ufficio
Tributi,
ho
atteso,
pur
tuttavia,
di
mia
spontanea
volontà
e
iniziativa
e
con
senso
di
responsabilità,
alla
elaborazione
degli
stipendi
del
mese
di
marzo
per
non
creare
un
disservizio
nel
pagamento
degli
stipendi
e
nel
solo
interesse
dell'A.C.
che non aveva avuto tempo di provvedere diversamente;
D)
che,
successivamente,
mi
sono
premurato
di
avvisare
per
tempo
l'A.C.
della
mia
indisponibilità
ad
occuparmi
per
il
futuro
della
elaborazione
degli
stipendi
con
mansioni
estremamente
riduttive
rispetto
a
quelle
rivestite,
giuridicamente
e
di
fatto, prima del mio trasferimento.
E)
che
a
seguito
di
riscontro
ingiurioso
e
di
un
successivo
ordine
di
servizio,
l'unico
ricevuto
oltre
quelli
riguardanti
i
trasferimenti
fin
qui
subiti,
che
tendeva
a
perpetuare
una
situazione
oltraggiosa
per
la
mia
persona
e
per
la
mia
dignità
di
dipendente,
ho
reagito
per
iscritto
con
una
lettera
aperta
ai
dipendenti
comunali,
alle
OO.SS.
aziendali
e
all'A.C.
solo
per
protestare
contro
un
metodo
che
si
reputava
scorretto
ed
offensivo
di
principi
cui
la
stessa
Amministrazione
comunale
dice di ispirarsi;
segue…