d)
che,
impegnato
fino
all'8
giugno
nella
ricezione
dei
Modd.
740,
non
ho
trascurato
il
ruolo
metrico
e
tutte
le
altre
incombenze
affidatemi
e
che,
dietro
sollecitazione
del
Segretario
Generale,
ho
impostato,
sul
finire
del
mese,
la
formazione
di
un
ruolo
nominativo
per
la
occupazione
del
suolo
pubblico,
lavoro,
questo,
che
non
ho
portato
a
termine
perché
in
ferie
nel
mese
di
Luglio
e
trasferito,
al rientro, presso l'Ufficio Ragioneria;
e)
che
i
miei
rapporti
con
il
capo
Ufficio
Tributi
sono
stati
improntati,
fino
al
20
giugno
1984
-
data
del
ricevimento
della
diffida
di
cui
sopra
-
alla
massima
cordialità,
affabilità
e
correttezza
e,
oserei
dire,
amicizia,
se
non
fosse
per
la
deprimente
conclusione
di
cui
ho
preso
atto,
e
che
lo
stesso
ha,
fino
ad
allora,
esternato
pubbliche
attestazioni
di
stima
nei
miei
confronti,
sia
sul
piano
personale
e
morale,
anche
in
ordine
alla
vicenda
in
atto
con
l'A.C.,
sia
sul
piano
dei
rapporti
di lavoro che delle capacità e dell'impegno dimostrato;
f)
che
per
quanto
riguarda
l'orario
di
servizio,
le
pochissime
volte
che
ho
dato
occasione,
nell'arco
di
mesi,
al
capo
Ufficio
di
contestarmi
dei
ritardi,
essi
non
superavano
i
limiti
di
pochi
minuti
e
se
una
o
due
volte
vi
è
stata
occasione
di
un
ritardo
maggiore,
ho
avuto
modo
di
spiegare
amichevolmente
i
motivi,
di
ordine
familiare,
che
l'avevano
causato,
fermo
restando,
in
ogni
caso,
l'impegno
da
parte
mia,
generalmente
conseguito,
di
arrivare
in
ufficio
per
tempo
non
solo
per
evitare
situazioni
incresciose
con
l'Amministrazione
comunale
in
un
momento
in
cui
non
ero
certamente
benvoluto,
ma
anche
e
maggiormente,
in
nome
degli
ottimi
rapporti
che mi legavano al capo Ufficio e agli altri colleghi.
Per
quanto
fin
qui
esposto,
-
della
cui
veridicità,
qualora
codesta
A.C.
lo
ritenesse
opportuno,
chiamo
a
testimoniare
i
colleghi
dell'Ufficio
Tributi,
confidando
nella
loro
onestà
intellettuale,
-
sono
convinto
che
chi
mi
legge
potrà
condividere
il
mio
stupore
per
il
tenore
delle
comunicazioni
che
il
Capo
Ufficio
Tributi
ha
trasmesso
all'A.C.
che,
in
ogni
caso,
rimangono
senza
spiegazione
a
meno
di
argomentare
che
la
ragione
apparentemente
incomprensibile
del
comportamento
del
Sig.
Caiozzi
sia
da
rinvenire
nelle
date
delle
sue
comunicazioni
che
si
collocano,
tutte,
dopo
il
12
giugno
1984,
data
dell'avviso
del
procedimento
disciplinare
intentato
nei miei confronti.
Tengo
a
precisare,
infine,
che
dette
comunicazioni,
di
cui
ero
completamente
all'oscuro
fino
alla
data
di
ieri,
sono
state
inserite
nel
mio
fascicolo
personale
pur
non
essendomi
mai
state
notificate
e
che
risultano
agli
atti
della
Commissione
di
disciplina
senza,
peraltro,
avere
attinenza
con
il
procedimento
in
corso,
della
qual
cosa
invito
il
Presidente
della
Commissione,
l'amministrazione
comunale
e
il
Segretario Generale, cui la presente è diretta per conoscenza, a prendere atto.
Giovannantonio Macchiarola
… segue