27 giugno 1984 Al Sindaco del Comune di San Severo e p.c. Al Segretario Generale All'Assessore al personale Al dipendente Sig. Caiozzi Livio - C.U.T. In riferimento alla diffida a firma del Sindaco, datata 20.6.84, prot.n. 16541, elevata a mio carico a seguito di segnalazione del Capo Sezione tributaria e pervenutami il 23.6.84, si tiene a precisare che essa si inserisce in un momento di particolare tensione tra il sottoscritto e l'A.C. trovando motivo da un clima persecutorio che coinvolge evidentemente gli stessi dipendenti. Perciò pur ammettendo di non essere mai stato campione di puntualità tra i dipendenti comunali, avendo dato maggiore importanza ad altri doveri e valori che non a quelli che mi si rimproverano, nego nel modo più assoluto l'addebito che il capo sezione tributaria ha partecipato alla A.C. per la sua generalizzazione e per il modo come viene riferito, sia perché non è elevato in riferimento a giorni precisi e a un ritardo ingiustificato accertato, sia perché nel momento in cui mi è stata fatta contestazione verbale ho avuto modo di spiegare al suddetto capo sezione le ragioni che lo motivavano e nulla mi ha fatto pensare che ne avrebbe potuto fare oggetto di relazione scritta, altrimenti mi sarei preoccupato di presentare, parimenti, per iscritto le mie ragioni all'A.C. invitandola ad accettarle o a considerarmi in permesso. Si preferisce, invece, far passare del tempo per poi relazionare, in via del tutto generale, distorcendo la realtà dei fatti e dando pretesto all'A.C. di minacciarmi della segnalazione all'autorità giudiziaria per creare una spada di Damocle il cui filo potrà, al momento opportuno, essere tagliato. Resta, d'altronde, il fatto che la mia presenza sul posto di lavoro si svolge nell'arco di sei ore giornaliere per cui risulta abnorme crearmi una simile situazione per gli eventuali minuti di ritardo mentre quotidianamente appongo la mia firma, come altri, sul foglio di presenza giornaliero. Ricuso, pertanto, quanto imputatomi con la diffida in argomento in quanto spropositata, per le ragioni addotte, rispetto alla realtà dei fatti. Giovannantonio Macchiarola
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