La mia prima esperienza sindacale Non era mio compito indagare le ragioni o approfondire i motivi all’origine di quel trasferimento; Oreste era un iscritto alla Uil e questo bastava per cui, d’accordo con Domenico Santoro, ci rivolgemmo all’avvocato Censano che affidò l’incarico di redigere la denuncia ad un suo assistente di cui saprei dire anche il nome se la sentenza del Pretore fosse ancora in mio possesso. Questi mi fece leggere il suo ricorso e non mi trovai d’accordo in quanto alla richiesta di condanna per comportamento anti sindacale dell’Amministrazione aveva aggiunto la reintegrazione del dipendente nella sua funzione. “Ma noi vogliamo solo la condanna per il declassamento effettuato senza la preventiva informazione al sindacato! “Ma se il giudice condanna l’amministrazione” mi rispose quello “dovrà contestualmente reintegrare il dipendente nel suo ruolo. E, in ogni caso, è un’aggiunta che non pregiudica l’azione del sindacato contro l’Amministrazione”. Non so se quella “aggiunta” fosse il frutto di ignoranza o trovasse motivo in un calcolo compromissorio. Sta di fatto che il Pretore, pur riconoscendo in sentenza il comportamento anti sindacale del sindaco, approfittando di quella “aggiunta”, trovò modo di evitarne la condanna in quanto la doppia richiesta la vedeva costretta a rinviare il tutto alla giurisdizione del Tribunale Amministrativo Regionale. Ci sarebbe da rammemorare altri fatti di una qualche rilevanza ma me ne astengo per la mancanza di memoria e di documentazione a cui far riferimento. Posso solo chiosare che, per quanto tutta la mia attività di vice segretario si svolgesse sul piano dell’informazione da offrire ai dipendenti sui loro diritti e sui contenuti dei contratti nazionali, non essendo farcita dai facili populismi alla Tantoia, e forse proprio per questo, non ha mai ottenuto il consenso e il plauso che questi otteneva. Non ricordo, infatti, una volta che in una assemblea generale di tutti i dipendenti, a un mio intervento o alle mie circostanziate relazioni sia seguito non dico una ovazione ma almeno un gracile applauso. Tutto questo mi dava piena coscienza di come la mia rielezione nel tempo in quel ruolo fosse solo merito dell’influenza di Santoro sugli iscritti. Per quanto mi riguarda, quella era una attività che oserei, ancora oggi, definire puramente tecnica per essere esercitata in puro spirito di servizio e, di fatto, solo a sostegno di Santoro, senza attendermene niente e senza alcuna aspettativa da parte mia. ***
Capitolo Terzo LA MIA PRIMA ESPERIENZA SINDACALE L
La musica del sito sanseveropuntoit 12 maggio 2022
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