Fulosguardointimoritoeilcontemporaneoabbassarsidellatestadipiùdi un’assistentesocialeediMariaafarmiintenderequantofossefetenteil personaggio.Unosguardocomeadire“Madonna!Cheglidice?!Oraquesto s’arrabbia e chissà che succede e come va a finire!” E, invece, non successe niente e quello abbozzò senza aggiungere parola.SapevocheilfesteggianteeraunamicodiDeRosaanzi,dipiù!Uncompagnodi seminario!E,piùancora,colleghisolidalinell’abiura,fattainsieme,allaloro vocazione.PerquestoilTotarorivestivaquell’incarico;soloenonaltrocheperla compiacenzadelsuoamicoassessore,nonessendovincitorediunconcorsocome richiesto dall’Organico per quel ruolo.Chiariscochehointesoriportarequestofatterelloilluminateperché,sequellafula primavoltacheebbiachefarecontalepersonaggio,nonèstatacertamente l’ultima, dovendo avere più di un’occasione per parlarne ancora in questa storia.“Ma, ecco, ormai l’ora fatale è giunta…” E venne ad avvertirmene, della fine che mi attendeva, direttamente Vittorio.Giàilfattochesimuovessedalsuoufficioeraunsegnalediquantofossefatalee incombente il pericolo.Miavevafattoavvertirediscenderechec’erailViceSegretarioadaspettarmidi sotto.Mi ero affacciato al balconcino e mi aveva fatto segno di raggiungerlo.Fu subito netto e preciso.“Senti,otuadessolascil’ufficio,subito!,otrapocotivengonoaprendereconla forza e ti sbattono fuori in mezzo alla strada!”Guardandolo in faccia, gli dissi: “E questa ti pare una bella cosa?”“Èunaporcheria!”mirisposeevolselespalleperandareviaconl’unica consolazionedapartemiacheavessevolutodifferenziarsidall’infamiacheerastato costretto a comandare.Continuare il racconto?Quattrovigiliurbanietreoperaidell’Ufficiotecnicoirrupperonellamiastanza, sedutoallascrivania,prontoaresistereinognimodoecalmoedecisoadifenderela miapostazionedandoinizioadunadiatribaseeranocomandatieseavesserouna disposizione scritta.Maquandovidiunodeglioperaistrapparesenzariguardoifilidalcomputeremi alzaiperfarlodesistereprotestandoperildannochequelgestopotevaprovocare,i quattrovigilimipresero,dueperlespalleedueperlegambeestavanoa trasportarmi,cosìsospeso,lungoilcorridoioquandointervenneilViceComandante dei Vigili,unochesuccessivamentefumandatoalCimiteroafungervidaimpiegato, il quale ordinò che mi lascassero andare.Posso solo aggiungere che non ricordo nulla di quello che accadde dopo.No! Una cosa la ricordo!Fuidenunciatoperresistenzaapubblicoufficialeedovettidifendermiinun processo davanti al Pretore, venendone assolto.“Èchiarocheèstatoassolto!”dissedopo,senzaavernevergogna,unodeivigili, quelloalto,comandatiafarsiesecutoridiquellaincursionemalavitosa.“Sièfatto difendere da Iannarelli!” E, preciso, da Achille Iannarelli, onde evitare equivoci sul cognome. Restadaaggiungere,comenotafinalediquestavicenda,cheilServiziodi Esenzionedallaspesasanitariafuaffidatol’annoseguenteadunasocietàesternae, sottol’egidasindacale,ipensionati,anchequellimalatidicuore,furono nuovamentecostrettiamettersiinfilaperottenerel’accessoadunlorodiritto,da subire sotto forma di una concessione.***FINE CAPITOLO PRIMO