sanseveropuntoit, 8 marzo 2025
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
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GUIDA AL SANTUARIO DELLA VERGINE DEL SOCCORSO Il Santuario è situato nel Centro Storico di San Severo e precisamente in Via Soccorso. Il prospetto lapideo esterno del Santuario risale al 1775 circa, opera degli artisti concittadini Gregorio e Pietro Palmieri, fatto costruire sotto il priorato del commerciante Marco Rispoli . Sul prospetto si possono ammirare le due statue di pietra, poste nelle loro nicchie, raffiguranti l'una Sant’Agostino (guardando, a sinistra) e l'altra Sant’Isidoro Agricolo , protettore degli agricoltori. Sul portale sporge un bel medaglione di pietra raffigurante la Vergine del Soccorso, che reca in mano delle spighe. Ai lati del portale, si possono vedere due epigrafi a ricordo della proclamazione a Patrona della città e della solenne Incoronazione del 1937 Nell'angolo a destra di chi guarda la facciata, in basso, coperta in parte da una abitazione adiacente alla Chiesa, si può notare una antica iscrizione romana di cui si possono vedere solo alcune lettere. D.M. OPPIO. MA MIO. TERTIO QUI. V. ANN. XX. M. VI [Latino] Entrando nel Santuario attraverso il comodo portale e dopo aver attraversato il così detto «Tamburo» costruito in legno abete, opera del concittadino Giuseppe De Vincentiis, si può vedere l'interno, formato da una sola navata centrale, che nel complesso risulta molto accogliente e di bello effetto prospettico. Sulla destra si vede la nicchia con la statua di San   Gabriele Arcangelo, opera dell'artista Pasquale De Capita che la scolpì in legno nel 1862. Sempre sulla destra, l'altare di San   Michele Arcangelo, la cui statua fu scolpita da Giuseppe Catelli di Napoli nel 1866, mentre l'altare in marmo è opera napoletana del 1800. Questa è una delle poche chiese di San Severo dove i predellini in marmo degli altari non sono stati tagliati. Il lato destro della navata continua con l'altare di San   Francesco   da   Paola la cui statua in legno fu scolpita dall'artista Pasquale De Capita nel 1860 a spese di don Celestino Trotta. L'altare marmoreo di questo Santo, fu fatto costruire da Teresa    Masselli-Mascia , la fondatrice dell'Ospedale di San Severo, nel 1883, e fu consacrato dal Vescovo di San Severo Mons. Bernardo   Gaetani   D'Aragona che in esso vi racchiuse le reliquie di San Matteo Apostolo, San   Lino Papa, San   Biagio Vescovo, Teodoro e Flavia Vergine. A sinistra della navata possiamo vedere invece la nicchia dell'Angelo Custode, la cui statua in legno è opera del 1862 dell'artista Pasquale De Capita. Segue l'altare di San   Raffaele Arcangelo, la cui statua fu scolpita verso il 1750 dall'artista Domenico Urbano di Andria. Il suo altare in marmo fu confezionato in Napoli verso il 1800 sotto il priorato di V.M. Russi. Sempre sulla sinistra, si trova l’altare di Sant’Agostino la cui statua fu donata dal confratello Michele D'Angelo di Pasquale che la fece scolpire dall'artista Giuseppe Catelli in Napoli nel 1864. Anche l'altare marmoreo di Sant’Agostino fu fatto realizzare a proprie spese da Teresa Masselli-Mascia, in Napoli nel 1883 e fu consacrato dal Vescovo di San Severo Mons. Bernardo Gaetani D'Aragona che vi incluse le reliquie di San   Bartolomeo Apostolo , Prisco Vescovo, San Placido e San    Cipriano Martiri e Santa Flavia Vergine. La penna in argento che reca in mano Sant’Agostino fu regalata in seguito, all'inizio del 1900, da D. Luigi Del Sordo fu Carlo. Il Presepe, situato in uno scarabattolo di legno e composto dalla Sacra Famiglia adorata da uno stuolo di Angeli, fu fatto realizzato, a spese del Priore Matteo Mascia, nel 1877 dall'artista napoletano Giuseppe Catelli, che apparteneva ad una nota famiglia di presepisti napoletani. La presenza di un presepe in questo Santuario, ha un significato particolare, poiché l'Arciconfraternita del Soccorso che qui dimora è aggregata anche all'Arciconfraternita della Nascita di N.S.G.C. La statua del Sacro Cuore di Gesù fu donata dalla Sig.ra D. Annina D'Alfonso nata Del Sordo mentre il relativo altare fu fatto costruire a proprie spese da D. Silverio Mascia nel 1911. L'altare del Crocifisso, la cui statua fu donata da D. Annina D'Alfonso, nata del Sordo, fu fatto costruire a proprie spese da D. Silverio Mascia. L'Organo della Chiesa fu costruito nel 1838 da Pasquale d'Onofrio, originario del Comune di Poggio Sannita. La Cupola della Chiesa, risalente al 1828, fu costruita dal muratore Giuseppe Pennacchia e inizialmente era rivestita di piombo. Risultando tale rivestimento troppo pesante per tutta la fabbrica, fu sostituito con altro di rame. Il piombo che se ne ricavò fu utilizzato per confezionare proiettili durante il periodo del brigantaggio e servi per la caccia ai briganti. Il quadro esposto sotto la volta e raffigurante un coro di Angeli adorante l'Eucaristia porta la firma di Severino del Giudice e risale al 1911, mentre il dipinto posto a sinistra, guardando l'altare maggiore, è firmato da Michele Sparavilla. L'Altare Maggiore del Santuario, è dedicato alla Titolare e Patrona di San Severo, la Beata Vergine del Soccorso. Detto Altare Maggiore è composto di due corpi di fabbrica in marmo, costruiti in epoche diverse. La parte inferiore, la così detta Mensa, opera dell'artista napoletano Vincenzo Palmieri, risale al 1768 circa e fu consacrato dal Vescovo di San Severo Mons. Eugenio     Benedetto     Scaramuccia . La parte superiore dell’altare, con quattro colonne in marmo e capitelli di stile corinzio, risale al 1912 e fu fatto costruire a proprie spese dal Priore Giandomenico Masselli su progetto di Severino Del Giudice di San Severo, mentre il bravissimo artista romano Giacomo Boccarini, fatto venire da Roma, scolpì il tutto in marmi pregiatissimi. Di lato all'Altare Maggiore si legge: «A devozione dei Coniugi Giandomenico e Maddalena Masselli - 1912» e dall'altro lato i nomi di Giacomo Boccarini e Severino Del Giudice. Ai lati dell'altare maggiore si possono vedere due angeli in legno, intagliati e dorati dall'artista napoletano Giuseppe Catelli la cui epoca risale al 1884 sotto il priorato di Giovanni Masselli. L'altare maggiore custodisce nel suo bel trono marmoreo il Simulacro della Vergine dei Soccorso, scultura in legno, antichissima, di stile bizantino, risalente al 1564 circa, opera di espertissimo ma sconosciuto autore. Il gran quadro del Crocifisso che attualmente è appeso al muro nel coro, è opera di Giuseppe Palma che lo dipinse nel 1848. Gli stucchi e cartapeste a cassettoni della volta, risalgono all'epoca dei restauri eseguiti nel 1912 dal Del Giudice. Il vecchio armadio Sacerdotale della Sagrestia, con l'emblema della vergine dei Soccorso recante in mano uno scettro, risale al 1750 circa, epoca alla quale risale anche il coro di noce intagliato. Tutta la nuova sagrestia in legno è opera di Filippo D’Amico e fu realizzata in “pino americano”.
GUIDA AL SANTUARIO DELLA VERGINE DEL SOCCORSO
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Il medaglione dell’abito dell’Arciconfraternita del Soccorso. (Foto Masselli)
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