sanseveropuntoit, 21 febbraio 2025
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
LA DIOCESI
MUSEO DELLA CATTEDRALE DI SAN SEVERO CREDITS: a cura di Roberto Pasquandrea IL MUSEO: i dipinti Tra le opere pittoriche esposte, la serie più numerosa è rappresentata dai ritratti dei vescovi di San Severo. Vi è anche il quadro raffigurante Sisto   V , che diede gli ordinamenti alla diocesi di San Severo, già costituitasi nel 1580, e quello che riporta le fattezze del cardinale Francesco Alciati (celebre giurista, maestro di Ugo Boncompagni, il futuro Gregorio    XIII , ed amministratore commendatario di Civitate). Di A. D'Elia è il bozzetto dell'Apoteosi dell'Assunta, l’immenso quadro dipinto nel 1740, del quale resta ben poco dopo la sua rovina seguita al distacco dalla volta della Cattedrale. Indubbio spessore, sia storico che pittorico, riveste un frammento di affresco del XIII secolo, che ripropone il tema dell'Annunciazione con varianti sconosciute all'iconografia canonica occidentale. Tale reperto proviene da Santa Maria di Monte D'Elio, chiesa in stile romanico situata in agro di Sannicandro Garganico, che conserva un vasto ciclo di affreschi e che rappresenta l’unico vestigio integro di Devia, città prima sannitica, poi romana, infine popolata, nell'Alto Medioevo, da genti appartenenti ad una koiné slava. Il dipinto ad olio raffigurante una ‘Estasi di San   Tommaso ’, è del pittore F. Ciavarella (sanseverese?), che lo eseguì nel 1868. IL MUSEO: la statuaria Al momento dell'inaugurazione del Museo, non vi erano che la statua lignea del Cristo Risorto, commissionata da mons. Giuseppe   Antonio Farao , sul declinare del XVIII secolo, al grande scultore napoletano Michele Trilocco, e la statua lapidea di San Michele . Tale statua è quella stessa che uscì miracolosamente indenne dal sisma che nel 1662 distrusse interamente la sua chiesetta, ubicata nei pressi del bivio per Torremaggiore e San Paolo di Civitate. Nel ricordo di quel miracolo, ancora oggi i sanseveresi invocano l’ausilìo dell’Arcangelo al manifestarsi dei terremoti. Per la sua antichità (XVI sec.), essa rappresenta di certo una delle prime copie esistenti della celebre statua del Sansovino, che si venera nel sacro Speco di Monte Sant’Angelo. Negli ultimi tempi il Museo si è, tuttavia, arricchito di altri reperti di eccezionale fascino e valore storico-artistico. La statua lignea in stile bizantino della Madonna della Strada, databile all’VIII-IX secolo, sotto la cui invocazione era posta la Cattedrale prima del terremoto del 1627, per quanto mutila, per una deprecabile manipolazione subita in epoca barocca, conserva il regale portamento, la ieratica plasticità, la ineffabile grazia delle sculture mariane dell'arte bizantina. Altri reperti di eccezionale fascino e valore artistico-storico sono rappresentati da una Madonna in trono con Bambino di epoca aragonese (XV secolo) di scuola abruzzese, dono dell'avv. Franco Lozupone in memoria di don Mario, suo zio paterno, e da un bassorilievo raffigurante una Madonna che porge una pagnottella al Bambino che reca in braccio, detta ‘Madonna del Pane’ (dono dei proprietari del panificio Boncristiano), databile al XIV secolo. Un reperto, infine, di particolare valore storico è rappresentato dal mezzobusto ligneo di San     Severino Abate, finissimo lavoro del Cinquecento. Quando nel febbraio 1799, l’esercito francese conquista San Severo, alle stragi, incendi e ruberie si aggiunge il saccheggio dei tesori della Cattedrale, delle monache benedettine di San Lorenzo e finanche l’asportazione dal petto del mezzobusto ligneo di San Severino del reliquiario d’argento contenente un osso di un pollice dello stesso Santo. IL MUSEO: i paramenti Per problemi di spazio, sono esposti soltanto nove delle molte pianete antiche custodite in Cattedrale. Trattasi di reperti che deliziano la vista per l'abbondanza di ricami con fili d'oro e seta di vario colore. Pregio particolare detengono la pianeta interamente coperta da un ricamo a motivi floreali e quella di seta rossa, adorna di un ricco ed elegantissimo ricamo in oro e seta, proveniente dal monastero benedettino di San Lorenzo.