GREGORIO XIII
(1502-1585)
226° papa della Chiesa cattolica.
Al
secolo
Ugo
Boncompagni.
Studiò
diritto
a
Bologna
dove,
poi,
insegnò
avendo
tra
i
suoi
allievi
Reginald
Pole
e
Carlo
Borromeo.
Nel
1539
rinunciò
alla
cattedra
e,
ordinato
sacerdote,
fu
nominato
primo
giudice
della
capitale
da
Paolo
III
che
lo
inserì
nel
collegio
degli
abbreviatori
al
concilio
di
Trento.
Creato
cardinale
da
Pio
IV
fu
legato
pontificio
in
Spagna,
dove
conquistò
la
fiducia di Filippo II.
Nel 1572, alla morte di Pio V, fu eletto papa.
Nel
1572
approvò
il
massacro
della
notte
di
san
Bartolomeo
(23-24
agosto
1572)
a
danno
di
migliaia
di
ugonotti
francesi,
assolvendo
la
Francia
da
ogni
errore,
ordinando
un
giubileo
e
facendo
coniare
una
medaglia
commemorativa
con
la
propria
effigie.
Commissionò,
inoltre,
a
Giorgio
Vasari
gli
affreschi
raffiguranti il massacro, tuttora presenti nella Sala Regia del Vaticano.
Nel
1575
concesse
al
cardinale
Carlo
Borromeo
di
tenere
un
giubileo
milanese
per l’anno seguente.
Nel
1576
richiamò
a
Roma
il
gesuita
Roberto
Bellarmino
e
ripristinò
tutti
i
privilegi
dei
gesuiti
aboliti
dal
suo
predecessore,
rifinanziandone
il
seminario
e
affidando
loro
l’evangelizzazione
dell’Asia
e,
in
particolare,
della
Cina
e
del
Giappone.
Nel
1577
ordinò
all’inquisizione
di
agire
con
determinata
durezza
contro
gli
ebrei disponendo, poi, il divieto ai medici ebrei di curare pazienti cristiani.
Nel
1578
fece
erigere
la
“torre
dei
venti”
e
vi
invitò
i
gesuiti
astronomi
e
matematici per preparare la riforma del calendario.
Nel 1580 istituì la Diocesi di San Severo.
Nel 1582 promulgò il Corpus Iuris Canonici.
Nel
1582
attuò
la
riforma
del
calendario
detto,
appunto,
Gregoriano,
con
il
quale
fu
stabilito
che
il
5
ottobre
del
1582
divenisse
il
15
ottobre
1582,
convenzione che passò, dal 1700, anche nei paesi protestanti.
Nel 1583 fece pubblicare il Martirologio Romano.
Gli successe Sisto V.