sanseveropuntoit, 21 febbraio 2025
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
LA DIOCESI
MUSEO DELLA CATTEDRALE DI SAN SEVERO CREDITS: a cura di Roberto Pasquandrea Indice: Origine del Museo della Cattedrale IL MUSEO: gli argenti IL MUSEO: i dipinti IL MUSEO: la statuaria IL MUSEO: i paramenti IL MUSEO: gli orari Origine del Museo della Cattedrale L’8 maggio 1985, mani sacrileghe asportarono le due corone d’argento del venerato simulacro della Madonna del Soccorso, che si trovava esposto, come tradizionalmente accade durante le feste patronali, nella cattedrale Santa Maria Assunta in Cielo. L’orrore suscitato dal quel furto, la temerarietà e l’assoluta mancanza di scrupoli religiosi della nuova generazione di ladri, consigliarono di ‘seppellire’ in luogo sicuro la preziosa suppellettile sacra della Cattedrale. Sette anni dopo, mons. Carmelo   Cassati , dietro consiglio ed insistenza dell’attuale conservatore del Museo, consentì che si riesumasse e si restaurasse il tesoro per esporlo al pubblico, non prima, però, di aver preso le dovute cautele per metterlo al riparo da indebite appropriazioni. Finalmente, il 16 maggio 1992, mons. Silvio    Cesare    Bonicelli poté consegnare alla Città e alla Diocesi questo piccolo ma prezioso contenitore culturale, che attualmente conserva anche vari cimeli che non appartengono alla Cattedrale e che sono qui ospitati in attesa di costituire un museo diocesano che li accolga definitivamente. Non pochi reperti di questo Museo rivestono un duplice interesse: quello artistico, in quanto manufatti firmati da autori celebri o prodotti da un artigianato di altissimo livello, e quello storico, poiché rappresentano il riflesso di avvenimenti rilevanti e per la storia locale e per quella dell’Italia meridionale, a seguito dei quali furono commissionati. Una buona stella volle che ad occupare la cattedra episcopale severopolitana, nella prima metà dell'Ottocento, fossero uomini colti, facoltosi e, quindi, raffinati committenti, che si rivolsero a maestri orafi insigni e da sempre i più celebrati in Europa, quali furono gli argentieri napoletani, che produssero così quanto di meraviglioso è dato di vedere in questo nostro Museo dove di particolare fascino sono i numerosi reperti di argento, di argento dorato e di oro, arricchiti da pietre preziose e semi- preziose tra cui alcuni spiccano per bellezza e pregevolezza.