CELESTINO V
(1215-1296)
Al
secolo,
Pietro
Angelerio,
detto
Pietro
da
Morrone,
nacque
a
Isernia
da
poveri
contadini
e,
dopo
essere
stato
eremita
sul
Monte
Morrone,
presso
Sulmona,
fondò
la
Congregazione
dei
frati
di
Pietro
da Morrone, successivamente denominata dei Celestini.
Nel
1240
si
trasferì
a
Roma
dove
prese
gli
ordini
sacerdotali
per
ritornare
l’anno
seguente
sul
Morrone e, poi, sulla Maiella.
Nel
1273
si
recò,
a
piedi,
a
Lione
per
impedire
che
nel
Concilio
di
Lione
indetto
da
Gregorio
X
fosse
soppresso il suo Ordine.
Nel
1292,
morto
il
papa
Niccolò
IV,
il
conclave
composto
da
dodici
porporati
si
protrasse
cambiando
diverse
sedi
venendo
anche
interrotto
a
causa
di
una
epidemia
di
peste.
Ripreso
nell’ottobre
del
1293,
il
conclave
continuò
a
protrarsi
tra
disordini
e
proteste
popolari,
nonostante
la
indiretta sollecitazione avutasi da parte di Carlo II d’Angiò nel mese di marzo del 1294.
Solo
il
5
luglio
del
1294,
dopo
27
mesi
di
vacanza
papale,
il
conclave
si
adattò
a
trovare
l’unanimità
dei consensi nell’elezione di Pietro da Morrone.
Il
suo
primo
atto
fu
una
Bolla
con
cui
istituì
la
“Perdonanza”,
celebrazione
che
pose
le
basi
per
il
futuro
Giubileo,
e
l’approvazione
del
trattato
tra
Giacomo
II
d’Aragona
e
Carlo
II
d’Angiò
con
il
quale si stabiliva la restituzione agli angioini della Sicilia.
Gravato
dalle
incombenze
del
ruolo
e
“per
tornare
alla
tranquillità
perduta”,
il
13
dicembre
1294,
dopo
cinque
mesi
dall’elezione,
rinunciò
“all’onere
e
all’onore”
del
pontificato
per
cui
il
24
dicembre
1294
il
nuovo
conclave,
dopo
11
giorni
dalle
sue
dimissioni,
elesse
papa
il
cardinale
Benedetto
Caetani con il nome di Bonifacio VIII.
Per
evitare
di
essere
messo
sotto
controllo,
tentò
una
fuga
verso
il
Gargano,
rifugiandosi
nel
castello
di
San
Nicandro
Garganico
ma
venne
catturato
il
16
maggio
1295
a
Vieste.
Risultando
le
sue
richieste
di
lasciarlo
partire
del
tutto
inutili
per
il
Caetani,
si
racconta
che
gli
avrebbe
detto:
“intrabis
ut
vulpis,
regnabil
ut
leo,
morieris
ut
canis”
(entrerai
come
volpe,
regnerai
come
leone,
moriatai come cane).
Morì il 19 maggio 1296, prigioniero di fatto di Bonifacio VIII, e fu canonizzato nel 1313.
La festa è il 19 maggio.