UNA LOTTA SOLITARIA Per quanto riguarda il mio impegno sindacale, l’ho sempre visto solo come un’attività di servizio a favore dei dipendenti, limitando la mia azione ad assisterli se erano colpiti da qualche addebito, partecipando alle riunioni per la contrattazione decentrata e presenziando assemblee sindacali in cui il mio intervento si limitava alla illustrazione delle norme contrattuali. Devo aggiungere che venivo eletto nel direttivo della UIL-Enti Locali solo per merito di Domenico Santoro che gestiva i voti degli iscritti e non certo per acclamazione popolare vista la sostanziale apatia dei dipendenti, capaci di apprezzare e applaudire a un intervento gridato piuttosto che ad una puntuale e chiara esposizione del contratti nazionali e dei diritti che questi comportavano. Già dal 1996 il mio impegno si era assorbito nell’Osservatorio di Capitanata, il giornale che elaboravo, confezionavo e stampavo in totale autonomia, con il quale portavo avanti la mia battaglia contro la privatizzazione della Nettezza Urbana a cui, su decisa pressione dell’allora assessore d’Alessandro, tendeva l’Amministrazione Giuliani. Nonostante ciò, devo dire che Giuliani, primo tra quelli a cui lo distribuivo, non ebbe mai a infastidirsene e, anzi, per quanto in alcuni numeri emergesse chiaramente la mia opposizione agli obiettivi dichiarati dalla nuova maggioranza, insisteva a corrispondermi un contributo a sostegno della iniziativa. Più volte d’Alessandro aveva avuto da ridire per la incompatibilità che ravvisava tra il mio ruolo di Responsabile URP e quello sindacale, rilievo fattomi in maniera amichevole anche da Salvatore Tempesta, per cui nei primi mesi nel 1998 mi dimisi dall’incarico di segretario, del tutto disilluso della possibilità di una qualsiasi attività sindacale, specie dopo il ritrarsi delle altre sigle dalla lotta contro la privatizzazione della N.U. Infatti, quando il Consiglio Comunale aveva approvato, nel 1997, le modalità d’appalto del Servizio N.U., fui costretto a firmare per la sola UIL il ricorso alla Sezione di Controllo per chiedere l’annullamento del deliberato; ultima soddisfazione sindacale con la quale avevo, fin lì, impedito la privatizzazione del Servizio di Nettezza Urbana. Anche di questo atto, a causa della formattazione arbitraria del computer d’Ufficio, posso esibire solo la minuta conservata nel mio computer di casa. Quando due anni dopo, nel 1999, il sindaco Giuliani mi telefonò in ufficio per chiedermi di soprassedere dalla mia opposizione, gli feci presente che non ero più nel direttivo sindacale e che avrebbe, quindi, potuto procedere spedito, facendogli, tuttavia, presente che, quando i cittadini di San Severo si sarebbero resi conto della maggiore tassazione che ne sarebbe conseguita, lui e la sua amministrazione sarebbero stati impiccati in effigie sotto l’Arco della neve.
Capitolo SESTO L’UFFICIO CHE NON C’ERA
La musica del sito sanseveropuntoit, 12 maggio 2023
RICORSO CONTRO  PRIVATIZZAZIONE n.u. indietro