POSTFAZIONE AL CAPITOLO QUARTO di LE STRAORDINARIE AVVENTURE DI UN DIPENDENTE NEL COMUNE DELLE BANANAS A chi fosse arrivato a questo punto del mio racconto, per curiosità o per interesse non importa, sento il bisogno di confessare la tribolazione che scrivere queste pagine mi ha procurato. Rinvangare una corrispondenza risalente a circa quaranta anni prima che, nel caso di questo capitolo, ha occupato due anni della mia vita di impiegato comunale al servizio di una cittadinanza che si è fatta fregio della propria indifferenza ed omertà di cui ha dato ancora più ampia prova nel corso di decenni successivi, sento il bisogno, nel silenzio con cui ancora oggi viene ascoltato il mio racconto, di esternare, al di fuori della gioiosa e pacchiana presentazione musicale che lo accompagna, la pena che ciò mi costa, anche in termini emotivi, nel ripercorrere eventi lontani. Le difficoltà nell’approntare le pagine da pubblicare, per quanto considerevoli per un non esperto, sono infatti minime rispetto al dolore e alla pena che mi ha procurato ricostruire, rileggere e ripercorrere il repertorio della corrispondenza intercorsa con l’amministrazione del Comune di San Severo nei due anni, dal 2004 al 2006. Verificare che alla data del 6 giugno 2022, nel ventunesimo avversario di un più violento e feroce sopruso di cui sono stato vittima, conto più accessi, nell’arco di poco più di due mesi, di quanti questo sito ne abbia avuti, nel corso degli ultimi cinque anni dal 2017, se da una parte mi consola, serve anche, giunti a questo punto del racconto, ad intristirmi considerando quanto possa essere inutile una denuncia di fatti risalenti a circa quarant’anni prima. Quanta gente di quelli citati in queste pagine è morta e non più in grado di testimoniarmi o di farsi discolpa? Scrivo questo perché io stesso sono ormai giunto ad un’età che non mi certezza sulla possibilità di poterlo portare a termine questo racconto. Quello che voglio comunicare è la sofferenza che mi è costata rileggere la corrispondenza che altri, forse, neppure leggeranno, e quanto potrà essere più doloroso recuperare le pagine tanto più tristi e angosciose degli eventi che mi hanno travagliato nei decenni successivi. Meglio leggere un romanzo, una storia inventata che avere curiosità per la vita reale, per quello che è stato vissuto e che ancora segna chi ne è stato protagonista o vittima, secondo il punto di vista di ciascuno. Per quanto siano trascorsi quarant’anni, queste sono pagine scritte con la sofferenza lancinante di riaperte ferite e, se chi leggendole adesso da hypocrite lecteur vi passa avanti in silenzio, attendo che una generazione futura le recepisca e vi corrisponda con un urlo.
Capitolo QUARTO POSTFAZIONE
La musica del sito sanseveropuntoit 6 giugno 2022
fine POSTFAZIONE