Capitolo NONO
L’UFFICIO CHE NON C’ERA
Parte quarta
IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
PALAZZI DEL SORDO
S
SCHEDA
PALAZZI DEL SORDO
Realizzato
prima
del
terremoto
del
1627,
fu
successivamente
adeguato
con
aggiunte
decorative al gusto corrente.
Delle
cinque
aperture,
quattro
hanno
stipiti
in
pietra,
ornati
di
fregi
e
motivi
vegetali,
scolpiti
a bassorilievo.
L’intero
complesso
abitativo,
formato
dalle
tre
case
palazziali,
sorge
nella
seconda
zona
di
espansione
della
città
sviluppatasi
dopo
il
terremoto
del
1627
in
un
luogo
che
non
è
mai
stato centro di affari ma zona residenziale.
L'ampio
complesso
palazziale
si
apre
alla
strada
con
tre
lati
di
cui
uno
soltanto
è,
però,
quello
rappresentativo
e
principale.
Gli
altri
due
si
affacciano
su
vicoli
stretti
ed
angusti,
occupati
da
finestre
di
diverse
forme
e
dimensioni,
che
vanno
da
finestre
lobate
ad
aperture
con
verone
di
forma rettangolare, prive di qualsiasi decorazione.
Compreso
nel
complesso
è
il
giardino
circondato
da
finestre
che
danno
luce
ad ampie sale interne, una delle quali ospita la Cappella del palazzo.
ALCUNE IMMAGINI
A CORREDO DELL’ARTICOLO SU
PALAZZI DEL SORDO
Dal
libro
dello
stato
delle
anime
della
Parrocchia
di
San
Nicola,
rinvenuto
dal
1836,
si
legge
“strada
Palmento,
casa
propria
palazziale,
civ.29
di
don
Carlo
del
Sordo,
del
fu
Michele,
proprietario
di
anni
71
con
la
moglie
Marianna
Noja
ed
i
figli”
e,
al
civ.31,
“un’altra
casa
palazziale
di
D.
Giuseppe
del
Sordo,
di
Carlo,
proprietario
di
anni
39
con
la
moglie
D.
Laura
Chirò
e
i
figli”.
Sino
ad
arrivare
a
qualche
decennio
fa
quando
i
due
palazzi
erano
di
proprietà
del
Barone
don
Michele del Sordo. Oggi sono di proprietà
della signora de Marinis del Sordo.
Approfondimento
Lo
storico
Matteo
Fraccacreta
,
nel
“Teatro
topografico
storico
poetico
della
Capitanata”
(tomo
V),
a
proposito
del
Monastero
di
Santa
Caterina,
afferma
che
“
fu
Grancia
tra
il
Palmento,
quintivio
verso
la
porta
di
Foggia
al
sud-est,
tra
questa
porta
al
sud-ovest,
la
strada
all'est,
che
gira
alla
grande
al
Nord,
nel
cui
mezzo
è
gran
cortile
e
giardino
dei
palazzi
dei
signori
del
Sordo
e
Mascia,
dove
vidi scavata una medaglia con
colonia patris
”.
Antonio
Irmici,
nel
manoscritto
sulla
storia
della
Parrocchia
di
San
Nicola,
scrive
che
nel
terremoto
del
1627
muoiono,
tra
gli
altri,
Beatrice,
moglie
di
Orazio
del
Sordo,
col
figlio
Carluccio
i
quali
erano
parrocchiani
della
chiesa
di
San Nicola.
Quindi
nel
1600
una
casa
del
Sordo
era
già
sita
nella
contrada
Palmento
che,
caduta in rovina nel 1627, fu, pertanto, ristrutturata dopo questa data.
Elementi
più
antichi
si
possono,
infatti,
riconoscere
nei
due
portali
ad
arco
a
pieno
tondo,
in
mattoni,
al
piano
terreno
sul
prospetto
principale,
nei
davanzali
delle
finestre
e
nelle
mensole
dei
balconi
che
presentano
la
pietra
annerita
e
tarlata dal tempo.
Si
può
dedurre,
quindi,
che
il
primo
nucleo
sia
stato
realizzato
nel
secolo
XVII
e,
dopo
le
lesioni
dovute
al
terremoto
del
1627
e
ad
ulteriori
scosse
telluriche, sia stato adeguato al gusto corrente con aggiunte decorative.
Confronto
A
questa
seconda
fase
di
intervento
appartiene
l'elegante
fastigio
sulla
apertura
con
v
erone
che
dà
sull’ingresso
che
ripropone
dei
motivi
ricorrenti
nell’architettura
del
palazzo
dei
Celestini
in
San
Severo
(la
ricca
trabeazione
è,
infatti,
visibilmente,
una
aggiunta
posteriore
perché
invade
anche
il
campo
del
cornicione
),
così
come
i
fregi
scolpiti
a
bassorilievo
sugli
stipiti
di
quattro
aperture
rimandano
alla
decorazione
delle
aperture
di
palazzo
de
Petris
e
del
portale
di ingresso del Palazzo Gervasio.
L'altra
ala
del
palazzo,
con
due
aperture
con
verone,
una
finestra
murata
al
primo
piano
e
due
portali
al
piano
terra,
è
probabilmente
più
tarda.
Il
primo
piano
è
più
alto,
infatti,
del
piano
dell’edificio
a
fianco,
le
brevi
lesene
sono
prive
della
decorazione
terminale
e
i
timpani
spezzati
sulle
aperture
sono
spogli
di qualsiasi ornamento.
Probabilmente
don
Carlo
del
Sordo,
che
abitava
il
vecchio
palazzo,
fece
costruire
ex-novo
un’ala
contigua
che
destinò
al
figlio
Giuseppe,
citato
nel
libro
dello
stato
delle
anime
del
1836
come
abitante
di
questa
casa
insieme
alla
moglie ed ai figli.
VICENDE COSTRUTTIVE. NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Fine testo
«L’ARCHITETTURA CIVILE A SAN SEVERO NEL SECOLOXVIII»
di Rosilda Pisante