Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
PALAZZO DEL SORDO
S
SCHEDA PALAZZO DEL SORDO, poi Ricciardelli, ora di Biase Il palazzo sorge presso il luogo dove nel Settecento era la porta detta di Foggia, di cui, dal 1741 al 1748, i signori del Sordo avevano ottenuto la concessione dall’Università con l’impegno di tenere pulita la porta. Il complesso gentilizio del Sordo è chiamato “palazzo Ricciardelli” in quanto è diventato di proprietà ed abitato nella prima metà del XX secolo da questa famiglia proveniente da Pescocostanzo e insediatasi a San Severo negli anni immediatamente precedenti il 1800. L’ampio complesso del palazzo gentilizio si espone alla strada con tre lati; il prospetto principale su Via Soccorso, già via di Porta Foggia e i due laterali su vico Mazzilli e su Via Minuziano. Il quarto lato è addossato ad altre costruzioni. La sobrietà dell’esterno del palazzo contrasta con l’interno dove sono presenti invitanti sale riccamente ed elegantemente decorate. Probabilmente tale sobrietà all’esterno doveva trovare riscontri negli edifici limitrofi di cui non si può nemmeno immaginare l’aspetto. Il palazzo Ricciardelli resta unica isolata testimonianza di questa area periferica del centro urbano, nel Settecento in evidente espansione.
ALCUNE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SUL PALAZZO DEL SORDO
Il complesso gentilizio del Sordo è chiamato “palazzo Ricciardelli” in quanto è diventato di proprietà ed abitato nella prima metà del XX secolo da questa famiglia proveniente da Pescocostanzo e insediatasi a San Severo negli anni immediatamente precedenti il 1800. Tale edificio fu ereditato da Ottavio Ricciardelli che sposò Teresa del Sordo “ricchi” massari di questa città. Da notizie attinte da un antico manoscritto in cui sono notati “Li acquisti e le distrazioni e le divisioni delli figli ad eredi di Giovanni del Sordo e loro comune zio Rev.D.Francesco del Sordo”, che abbraccia un arco di tempo che va dal 1740 al 1800, può costruirsi una cronistoria abbastanza soddisfacente delle varie fasi di realizzazione dell’intero complesso edilizio. ( Collegamento- > Manoscritto ) I portali sono rivestiti in pietra e adornati di stemmi decorativi al centro. Il prospetto su Via Soccorso è occupato e scandito verticalmente dalle semplici lesene che imitano quelle dell'ex-convento dei Padri Conventuali di San Francesco e, al piano terra, presenta una serie di aperture a cornice lineare e portali ad arco a pieno centro, con stemmi decorativi sulle chiavi   di   volta degli archi. Sul lato sinistro del prospetto, tra il piano terra ed il primo piano, due finestre ad arco corrispondono all'interno a locali usati come “mugnalini”. Sono probabilmente di questi anni i coronamenti sulle aperture del primo piano che, pur esprimendo dinamismo per la linea spezzata e le modanature assimilate nel mattone, contribuiscono con la loro linearità alla austerità architettonica di tutta la parete, da dove spiccano soltanto le “chianche” in pietra a forma panciuta dei veroni sporgenti sulla stretta via che rompono leggermente la monotonia del prospetto.
VICENDE COSTRUTTIVE. NOTIZIE STORICO-CRITICHE
(foto Pisante) (foto Tota) (foto Pisante) (foto Tota)