Capitolo NONO
L’UFFICIO CHE NON C’ERA
Parte quarta
IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
PALAZZO DEL SORDO
S
SCHEDA
PALAZZO
DEL
SORDO,
poi
Ricciardelli,
ora di Biase
Il
palazzo
sorge
presso
il
luogo
dove
nel
Settecento
era
la
porta
detta
di
Foggia,
di
cui,
dal
1741
al
1748,
i
signori
del
Sordo
avevano
ottenuto
la
concessione
dall’Università
con
l’impegno di tenere pulita la porta.
Il
complesso
gentilizio
del
Sordo
è
chiamato
“palazzo
Ricciardelli”
in
quanto
è
diventato
di
proprietà
ed
abitato
nella
prima
metà
del
XX
secolo
da
questa
famiglia
proveniente
da
Pescocostanzo
e
insediatasi
a
San
Severo
negli
anni
immediatamente
precedenti
il
1800.
L’ampio
complesso
del
palazzo
gentilizio
si
espone
alla
strada
con
tre
lati;
il
prospetto
principale
su
Via
Soccorso,
già
via
di
Porta
Foggia
e
i
due
laterali
su
vico
Mazzilli
e
su
Via
Minuziano.
Il
quarto
lato
è
addossato
ad
altre
costruzioni.
La
sobrietà
dell’esterno
del
palazzo
contrasta
con
l’interno
dove
sono
presenti
invitanti
sale
riccamente
ed
elegantemente
decorate.
Probabilmente
tale
sobrietà
all’esterno
doveva
trovare
riscontri
negli
edifici
limitrofi
di
cui
non
si
può
nemmeno immaginare l’aspetto.
Il
palazzo
Ricciardelli
resta
unica
isolata
testimonianza
di
questa
area
periferica
del centro urbano, nel Settecento in evidente espansione.
ALCUNE IMMAGINI
A CORREDO DELL’ARTICOLO SUL
PALAZZO DEL SORDO
Il
complesso
gentilizio
del
Sordo
è
chiamato
“palazzo
Ricciardelli”
in
quanto
è
diventato
di
proprietà
ed
abitato
nella
prima
metà
del
XX
secolo
da
questa
famiglia
proveniente
da
Pescocostanzo
e
insediatasi
a
San
Severo
negli
anni
immediatamente precedenti il 1800.
Tale
edificio
fu
ereditato
da
Ottavio
Ricciardelli
che
sposò
Teresa
del
Sordo
“ricchi”
massari
di questa città.
Da
notizie
attinte
da
un
antico
manoscritto
in
cui
sono
notati
“Li
acquisti
e
le
distrazioni
e
le
divisioni
delli
figli
ad
eredi
di
Giovanni
del
Sordo
e
loro
comune
zio
Rev.D.Francesco
del
Sordo”,
che
abbraccia
un
arco
di
tempo
che
va
dal
1740
al
1800,
può
costruirsi
una
cronistoria
abbastanza
soddisfacente
delle
varie
fasi
di
realizzazione
dell’intero
complesso
edilizio.
(
Collegamento-
> Manoscritto
)
I
portali
sono rivestiti in pietra e adornati di stemmi decorativi al centro.
Il
prospetto
su
Via
Soccorso
è
occupato
e
scandito
verticalmente
dalle
semplici
lesene
che
imitano
quelle
dell'ex-convento
dei
Padri
Conventuali
di
San
Francesco
e,
al
piano
terra,
presenta
una
serie
di
aperture
a
cornice
lineare
e
portali
ad
arco
a
pieno
centro,
con
stemmi
decorativi
sulle
chiavi
di
volta
degli
archi.
Sul
lato
sinistro
del
prospetto,
tra
il
piano
terra
ed
il
primo
piano,
due finestre ad
arco
corrispondono all'interno a locali usati come “mugnalini”.
Sono
probabilmente
di
questi
anni
i
coronamenti
sulle
aperture
del
primo
piano
che,
pur
esprimendo
dinamismo
per
la
linea
spezzata
e
le
modanature
assimilate
nel
mattone,
contribuiscono
con
la
loro
linearità
alla
austerità
architettonica
di
tutta
la
parete,
da
dove
spiccano
soltanto
le
“chianche”
in
pietra
a
forma
panciuta
dei
veroni
sporgenti
sulla
stretta
via
che
rompono
leggermente la monotonia del prospetto.
VICENDE COSTRUTTIVE. NOTIZIE STORICO-CRITICHE