Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
PALAZZO RISPOLI
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SCHEDA PALAZZO RISPOLI L’edificio sorge in pieno centro urbano, in Via Soccorso, già via di Porta Foggia, una delle strade del nucleo più antico della città, ancora oggi una strada importante del centro, anche come percorso religioso tra la Chiesa Cattedrale e la Chiesa di San Agostino, Santuario della Madonna del Soccorso, che ospita la patrona della città. Certamente la stretta vicinanza della chiesa di San Agostino ha influito sulle scelte decorative nella facciata principale ed in parte nel prospetto laterale. E’ evidente, infatti, che la Chiesa di San Agostino segna, ancor oggi, un importante punto di vista del palazzo che si coglie dall’ingresso della Chiesa nel suo aspetto globale. Sopra il portale di ingresso al palazzo è infissa una lastra litica a profilo lineare, sulla quale è inciso il cognome della famiglia e la data in cui probabilmente si concluse la costruzione dell’edificio gentilizio “Rispoli A.D. 1781”. Un’altra lapide in marmo, recentemente posta sulla lesena nel lato destro del portale di ingresso, ricorda che l’edificio diede i natali all’illustre geologo e paleontologo Giuseppe Checchia-Rispoli nell’anno 1877.
ALCUNE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SUL PALAZZO RISPOLI
La famiglia Rispoli ha commissionato il palazzo nel 1781. Confronto La scansione della facciata in lesene , decorate in modo semplice, richiama un motivo presente nelle pareti che circondano l’ampio chiostro del convento dei Padri Conventuali (ora Orfanotrofio), e nella facciata del Palazzo Ricciardelli (nel ‘700 di proprietà della famiglia del Sordo), in Via Soccorso. Il timpano mistilineo spezzato ospita al centro la conchiglia come in alcuni palazzi della città di Foggia, per esempio nei palazzi Pepe e Buongiorno, ed anche in edifici di San Severo, per esempio nel palazzo di Don Carlo del Sordo in Via Umberto Fraccacreta dove, però, la decorazione appare più spontanea. Invece nel palazzo Rispoli l’intero fastigio della finestra, sia pure elegante, è più sobrio e contenuto. I due portali , quello d’ingresso e quello murato, sono simili al portale d’ingresso dell’ex palazzo vescovile in Via Roma, oggi abitazione privata della famiglia d’Amico, con le basi dell’ arco a bugne prismatiche e le piccole volute che, circondando l’ arco , lo rendono partecipe di un dinamismo, marcato anche dalla presenza di un ricco stemma decorativo al suo centro. Alcuni particolari denunciano la fase tarda di costruzione. Qui, infatti, scompaiono i grossi portali , i veroni a forma panciuta ingombranti, le pareti arricchite di specchiature decorative presenti, ad esempio, nel palazzo de Ambrosio Giuliani. Tutto, insomma, qui diventa più funzionale, tutto è a misura d’uomo e le decorazioni esistenti rivelano maggior compattezza ed eleganza. L’edificio è stato completamente ristrutturato qualche anno fa, per ospitare uffici ed abitazioni civili per cui non è consentito avanzare nessuna ipotesi sull’interno e sul cortile.
VICENDE COSTRUTTIVE. NOTIZIE STORICO-CRITICHE
(foto Pisante) (foto Pisante) (foto Tota) (foto Tota) (foto Tota)