Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
SCHEDA Costruita, verso il 1452, di modeste dimensioni, fu poco danneggiata dal terremoto del 1627, seguì le sorti del vasto monastero dei Frati Minori, il cui complesso rischiò di andare in rovina dopo la soppressione attuata nel periodo napoleonico. Nel 1859, i frati, r i o t t e n u t o n e l’affidamento dal C o m u n e , ricostruirono la chiesa, che fu salvata dall'abbattimento del complesso, divenuto pericolante, dopo la seconda Guerra Mondiale. Al di sopra del portale, caratterizzato da due capitelli, decorati con foglie di acanto, posti alle estremità superiori degli stipiti, si trova una elaborata cornice che un tempo racchiudeva una immagine religiosa attualmente svanita.
ALCUNE DELLE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA CHIESA DI SAN MATTEO APOSTOLO - SAN BERNARDINO
La chiesa venne costruita unitamente al vasto monastero dei Frati Minori verso il 1452, nell’area dell’attuale Piazza Giovanni XXIII. Tra il 1455 ed il 1468, in presenza del Vicario Generale Cismontano, p. Battista da Levanto, vennero redatte in questo convento alcune regole dell’Ordine. Nel secolo successivo erano sepolti nella chiesa i corpi di due beati: p. Bernardino da Apricena e f. Antonio da Ripa. Dal Lucchino sappiamo che per il terremoto del 1627 La chiesa rimase in piedi, ma in molti luoghi guasta”. Dopo il terremoto il convento venne restaurato e vi fu aggiunto un altro corpo di fabbrica, con un secondo cortile. Approfondimento Così lo vide, nel 1683, un frate in visita canonica nella Provincia dell’Angelo che, nel suo diario ricorda la “spetiaria” e l’infermeria con dodici stanze. La spezieria di San Bernardino era molto rinomata e l’infermeria fungeva anche da ospedale. Durante un'epidemia di peste vi si ricoverò il vescovo Giovanni Battista    Monti , il quale vi morì nel 1657 e venne sepolto nella chiesa del convento. Nel 1806 il convento venne soppresso. L’organo fu traslato nella chiesa di San Paolo, a San Paolo Civitate, e la campana fu portata nella nostra cattedrale. Approfondimento In una pianta di San Severo, redatta da Matteo   Fraccacreta dopo il 1811, è indicata una “chiesetta dove si pongono i cadaveri” sulla strada per il convento. Probabilmente vi si ponevano i defunti prima della tumulazione nel nuovo cimitero; da qui l'usanza di accompagnare i funerali fin davanti l’attuale Biblioteca Comunale. Ma, per mancanza di manutenzione, il grandioso edificio andava in rovina e il Comune lo affidò nuovamente ai frati, i quali nel 1859 ricostruirono la chiesa. Nel 1865, quando in Capitanata imperversava il colera, i frati, retti da p. Luigi Scaglione, istallarono in San Bernardino un lazzaretto. Soppresso definitivamente il convento, l’edificio fu adibito a caserma e durante la seconda guerra mondiale servì come rifugio a molte famiglie di sfollati. Dopo la guerra, divenuto ormai un rudere pericolante, il Comune fece abbattere nel 1956 con le mine ciò che rimaneva del convento, lasciando solo la chiesa e la retrostante sacrestia. Nel 1962 mons. Valentino   Vailati fece restaurare la chiesa e sopraelevare il pavimento, portandolo al livello della strada; sul lato destro venne demolita l’unica navata laterale e coperte le tombe sottostanti. Sul lato sinistro della chiesa, dove era l’ingresso del convento, vennero tolti i ruderi di alcuni archi dell’antico chiostro , lasciando nella parte posteriore i resti della scalinata che portava al piano superiore. Nel 1963 venne costruita la Casa Canonica, accanto al campanile, e, successivamente, il grande asilo infantile affidato alle Suore Sacramentine. Nel 1966 si iniziò la costruzione della nuova chiesa, su Via Michele Zannotti, nella quale si trasferì la parrocchia che, fin dalla sua istituzione, nel 1957, aveva avuto una sede provvisoria sul vicino Viale 2 giugno. La vecchia chiesa, intitolata a San   Matteo , viene aperta occasionalmente nei giorni festivi.
Chiesa di San Matteo Apostolo - San Bernardino
Chiesa di San Matteo Apostolo
 La facciata, ad ordine unico, realizzata in piccoli blocchi a vista di pietra bianca (foto Biccari) Il portale d’ingresso, con stipiti e architrave in pietra bianca, è caratterizzato da due capitelli posti alle estremità superiori degli stipiti (foto Biccari) L’ampia riquadratura con cornice mistilinea, posta al di sopra del portale, riprende soluzioni decorative composite del gusto barocco - barocchetto meridionale adottate a San Severo sia nell'architettura religiosa che in quella civile (foto Biccari) Particolare dei capitelli decorati con foglie di acanto (foto Biccari
LA STORIA