Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
Chiesa del Carmine
SCHEDA La prima notizia storica della chiesa, che, secondo la tradizione, sarebbe la più antica della città, risale al 1192. Nel XVI pare vi fosse un piccolo monastero annesso alla chiesa che, dalla tenuta del mercato nella piazza antistante, era intitolata alla Santa Croce al Mercato. Ricostruita dopo il terremoto del 1627, fu consacrata nel 1679 e nel 1684 ospitava la Confraternita di Santa Lucia, poi divenuta del Carmine, che accollandosi le spese di ulteriori ampliamenti ne diede la definitiva dedicazione. La facciata, realizzata nel 1743, è costituita da un ordine superiore (ove, nelle nicchie laterali, sono ospitate le statue degli Arcangeli San Michele e San Raffaele) che presenta uno sviluppo in altezza maggiore di quello inferiore.
ALCUNE DELLE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA CHIESA DEL CARMINE
LA STORIA
Originariamente era una chiesetta intitolata « S. Croce» ed è ricordata in un documento del 1192. Da quando venne istituito il mercato nel largo, ora detto del Carmine, si chiamò Santa Croce al Mercato. Grancia della chiesa di San Severino, venne dal clero di detta parrocchia istituita nella seconda metà del XVI secolo la Congregazione di Santa Croce. Pare che all’epoca vi fosse un piccolo convento annesso alla chiesa. Danneggiata gravemente dal terremoto del 1627, la chiesa venne ricostruita a cura di artigiani muratori e consacrata nel novembre 1679 e fu ripristinato il convento, che nel frattempo era passato ai Carmelitani. Successivamente la chiesa venne affidata alla Confraternita di Santa Lucia, della quale si ha già notizia da un documento del 1684, che si prese l’impegno di ampliarla a proprie spese. La chiesa fu costruita a forma di croce   latina , con la bella cupola ricoperta di mattonelle smaltate policrome. Da allora si chiamò prima del Carmine al Mercato e, poi, semplicemente del Carmine. Nel 1793 il quadro della Vergine del Carmelo venne sostituito dall’artistica statua in legno dello scultore napoletano Gennaro Trilocco. In seguito la chiesa fu più volte restaurata; il campanile venne sopraelevato nel 1960, mentre nel 1968 il soffitto è stato rifatto in legno, a cassettoni, con pregevole lavoro dell'artista sanseverese Antonio D’Amico
Chiesa del Carmine
L'ordine superiore della chiesa con Il campanile, a sezione quadrangolare (foto Biccari) La nicchia laterale che ospita la statua dell'Arcangelo San Michele  (foto *) Il primo ordine è caratterizzato dal portale centrale sormontato da una cornice mistilinea all’interno della quale doveva essere un tempo inserita un’immagine sacra (foto Tota) Il soffitto a cassettoni della chiesa, rifatto in legno nel 1968 con pregevole lavoro dell'artista sanseverese Antonio D’Amico (foto *) Una foto d'altri tempi della chiesa (foto Rotari)