Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
Chiesa di Croce Santa
SCHEDA Costruita fuori dall'abitato e dedicata a San Rocco quale omaggio al santo per aver salvato la popolazione dalla terribile epidemia di colera sviluppatasi nel XIV secolo, alla fine del XVI secolo fu restaurata da un gruppo di frati del Terz'Ordine di san Francesco, i "Rocchettini", che vi affiancarono un convento. Lesionata dai terremoti del 1627 e del 1688, venne ricostruita e ampliata a forma di croce latina e nel 1717 venne intitolata alla Croce Santa. Elevata a parrocchia il maggio 1927, il parroco mons. Felice Canelli la restaurò internamente e ne allungò la navata. Vi sono custodite le statue della Madonna della Sanità e di San Giuda Taddeo, nonché quella di San Rocco, del Palmieri (1778). Da ricordare l'antichissima statua in pietra di San Michele e, vicino, quella della Pietà.
ALCUNE DELLE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA CHIESA DI CROCE SANTA
LA STORIA
La peste, che si sviluppò in queste contrade nel XV secolo, fu causa della edificazione di una chiesetta dedicata a San   Rocco , col quale atto la cittadinanza volle rendere omaggio al santo per averla salvata da quella terribile epidemia. Nel secolo successivo vennero a San Severo alcuni frati del Terz’Ordine Francescano, detti «Rocchettini», i quali costruirono alcune cellette a fianco della chiesa e fondarono un convento. Lesionata in più parti dal terremoto del 1627 e da quello del 1688, la chiesa, ai primi del sec. XVIII, venne ricostruita ed ampliata a forma di c roce latina . Nel 1717 Mons. Carlo    Francesco    Giocoli acconsentì che la chiesa si chiamasse Santa Croce. Nel 1776 la vecchia sacrestia e la cripta sottostante vennero adibite ad Oratorio e da allora le spoglie dei confrati vi venivano esposte, dopo aver subìto un processo chimico per la conservazione. Approfondimento Di tale esposizione ci parla l’ Irmici    nel suo manoscritto: «... il Priore costruire due piloni e serbatoi per inumare i cadaveri. Questi, raccolti in calce, sabbia ed altro, dopo un perentorio di circa 20 mesi, venivano estratti; i più resistibili, vestiti degli abiti della congregazione, si esponevano al pubblico nel nuovo Oratorio mortuario; i meno resistibili, in un con le Consorelle, si ammonticchiavano ai lati del detto spiraglio». La chiesa fu elevata a parrocchia col nome di Croce Santa il maggio 1927 e il primo parroco fu Don   Felice   Canelli , morto all’età di 97 anni nel 1977, il quale la restaurò completamente, facendo costruire a fianco della chiesa, nel 1948, un vasto fabbricato adibito a Scuola Materna.
Chiesa di Croce Santa
  La facciata, su due ordini, presenta il portale centrale sormontato da un frontone triangolare spezzato, caratteristico del secondo barocco.  (foto Biccari) Le lesene multiple angolari delimitano il corpo centrale della facciata, avanzato rispetto alle navate laterali con due ingressi secondari attualmente murati (foto Tota) Il secondo ordine, impostato su una cornice multipla, è costituito da una superficie liscia interrotta dall’inserimento del finestrone centrale (foto Biccari) Nella cripta si trova una antica statua in pietra rappresentante la Pietà (foto *) Interno della chiesa. Elevata a parrocchia col nome di Croce Santa il 1° maggio 1927, ebbe quale primo parroco Don Felice Canelli , morto all’età di 97 anni nel 1977 (foto *)