Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
Chiesa di San Nicola
SCHEDA Tra le più antiche della città, la chiesa fungeva da parrocchia già nel XII secolo. Rovinata in gran parte dal terremoto del 1627, la chiesa fu ristrutturata e riaperta al culto il 3 gennaio 1631, anche se i lavori si protrassero fino al 1769. Sul portale centrale è inserito lo stemma recante la figura intera di san Nicola di Bari in paramenti episcopali. Il secondo ordine della facciata, rimasto incompiuto, segue l'andamento curvilineo del primo; movimento, questo, che interessa le superfici verticali della facciata costituendo una delle principali innovazioni introdotte dall'architettura barocca con un andamento concavo-convesso alternato, creando un autentico effetto scenografico. In stile barocco anche l'interno, con abside poligonale, il pregevole coro in legno e le statue dei maggiori quattro profeti.
ALCUNE DELLE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA CHIESA DI SAN NICOLA
LA STORIA
Molto antica è questa parrocchia, anche se il primo documento che la ricorda risale al 1200, quando papa Innocenzo    III incaricò il vescovo di Larino, Giovanni, e l’abate di San Pietro di Terra Maggiore, Roberto, di far osservare la sentenza del vescovo di Termoli che riconosceva alla chiesa di Santa Maria il possesso della grancia di Santa Lucia. Tale sentenza era osteggiata dai parrocchiani di San Nicola, i quali giunsero a minacciare gli inviati pontifici riuniti nella chiesa di San Severino, desistendo solo dopo una minaccia di scomunica per il clero della loro parrocchia. Il terremoto del 1627, come ci riferisce il Lucchino , causò non lievi danni: cadde tutto il tetto e un muro laterale ... l’organo si fracassò tutto” . Vennero eseguiti lavori provvisori nel 1631, ma la chiesa fu del tutto restaurata solo nel 1769. La facciata, in stile barocco , rimase incompiuta nella parte superiore. L’ abside   pentagonale sorse su un terreno della parrocchia, dove erano pozzi e fosse per cereali. Nel 1780 fu eretto l’altare maggiore in marmo. In questa chiesa da tempi remoti, forse perché si trovava vicino alla porta omonima della città, i vescovi facevano la prima sosta, ricevuti dal clero; vi indossavano i sacri paramenti e, in processione, si recavano in Cattedrale.
Lo stemma recante la figura intera di San Nicola di Bari in paramenti episcopali e con il Libro in mano (foto Biccari)
Chiesa di San Nicola
Geremia, una dele quattro grandi statue realizzate da Ambrogio Piazza (foto Tota) Mosè, una dele quattro grandi statue realizzate da Ambrogio Piazza (foto Tota) Isaia, una dele quattro grandi statue realizzate da Ambrogio Piazza (foto Tota) David, una dele quattro grandi statue realizzate da Ambrogio Piazza (foto Tota) La tela di Nicola Mensele che rappresenta l'ultima cena, venne situata sul coro nel 1780. (foto *) La facciata barocca  su Via San Nicola presenta la tripartizione verticale della superficie con la parte centrale avanzata  (foto Tota) Il portale centrale, affiancato da due lesene contrapposte, è inserito in una cornice agli angoli superiori della quale sono motivi a volute (foto Tota) Il portale e sormontato da un arco a sesto ribassato con inserito lo stemma recante la figura intera di San Nicola di Bari (foto Tota) Il secondo ordine, rimasto incompiuto, segue l’andamento curvilineo del primo e reca una finestra centrale di forma ottagonale lobata nella sua parte superiore (foto Tota)