Capitolo NONO L’UFFICIO CHE NON C’ERA Parte quarta IL CD-ROM SAN SEVERO 2000
La musica del sito sanseveropuntoit, 5 luglio 2023
Chiesa di Santa Maria Assunta
S
SCHEDA Costruita verso il Mille e chiamata originariamente Santa Maria in Strada, per essere situata presso la strada Civitate-Foggia, venne restaurata e riconsacrata nel 1224 ed elevata a Cattedrale nel 1580. Subì sensibili variazioni durante le riparazioni seguite al terremoto del 1627. Della chiesa medievale rimangono lateralmente dei finestroni ogivali murati. All'interno si trovano buone sculture e tele di scuola napoletana, un Crocifisso del Settecento, una statua dell'Assunta, di Giuseppe D'Onofrio, e un importante archivio con pergamene dal XII al XIV secolo. L'ordine superiore è interamente imperniato sul grande rosone centrale finestrato. A destra della facciata si erge il campanile nuovo, risalente al 1730, alto 42 metri dal piano stradale.
La Chiesa di Santa Maria Assunta
Facciata della Chiesa Cattedrale (foto Biccari) (foto Tota) Il portale della chiesa con il rosone centrale (foto Tota) Il crocefiso ligneo del Settecento (foto *)
ALCUNE DELLE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Particolare del rosone centrale (foto Tota) I finestroni ogivali di epoca medievale (foto Tota) Il campanile (foto Biccari) Il campanile (foto Biccari) Interno della chiesa (foto *)
La chiesa di Santa Maria esisteva già nel XII secolo, come risulta da un documento del novembre 1140. Successivamente, essa venne ampliata e papa   Clemente   III , con bolla del aprile 1189, elargiva indulgenze a chi avesse contribuito alle spese di fabbrica. Il 29 novembre 1200 il vescovo di Larino, Giovanni, in qualità di Delegato Apostolico, confermò al clero di Santa Maria il possesso della grancia   di San Lucia, contestata dal clero di San Nicola . Terminati i lavori di ampliamento, il sacro edificio venne riconsacrato nel 1224 da mons. Richerio Risandro , vescovo di Molfetta. La chiesa fu elevata a cattedrale con bolla del 1580, da papa Gregorio   XIII quando fu trasferita a San Severo la sede vescovile dalla distrutta Civitate, sita presso l’odierna San Paolo. Subì danni a causa del terremoto dei 1627 che danneggiò anche il campanile che si trovava sul lato opposto, sull’attuale Via Soccorso, dove era il cimitero parrocchiale. Nel 1629 venne restaurata dal vescovo Domenico   Ferri e, poi, nel 1674 da mons. Orazio   Fortunato , che fece costruire il pergamo , ed egli stesso consacrò la chiesa nel 1676 insieme col cardinale Orsini, allora arcivescovo di Manfredonia. Nel 1730 fu costruito il nuovo campanile in luogo del vecchio, rimasto danneggiato dal terremoto. Le cappelle delle navate laterali furono cominciate dal vescovo Adeodato   Summantico e terminate nel 1761 da mons. Bartolomeo   Mollo , il quale fece costruire anche la balaustra in marmo davanti al presbiterio e rifare in marmo l’altare maggiore. Nel 1834, l’altare fu spostato in fondo al Coro dal vescovo Giulio   De   Tommasi , che fece costruire il trono episcopale. Nello stesso anno la cupola del campanile fu rivestita di mattonelle smaltate policrome, di colore bianche, gialle e verdi, sostituite nel 1973 da una meno bella copertura di lastre di rame. Lo stesso vescovo, nel 1836, poté ottenere il santo corpo di San   Severo   martire , che si trovava nel cimitero romano di San Callisto , e lo collocò in un’urna sotto l’altare dell’Immacolata. Nel 1872 la facciata esterna venne rinnovata dal vescovo Antonio   La   Scala , mentre il sagrato veniva racchiuso da una cancellata in ferro battuto, tolta nel 1950. Tra il 1888 ed il 1890 la chiesa rimase chiusa per restauri. Altri lavori vennero eseguiti nel 1957 per iniziativa del vescovo Francesco Orlando e fu riaperta al culto dal vescovo Valentino Vailati nel 1963.
LA STORIA