sanseveropuntoit, 21 febbraio 2025
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
Per quanto molti sappiano dell’esistenza a San Severo di un seminario vescovile, pochi, forse, ne conoscono la storia e che l'istituzione dei Seminari, luoghi di formazione dei futuri sacerdoti, fu una felice intuizione del Concilio di Trento. Per sopperire a questa probabile lacuna si riproduce di seguito il testo, tradotto dal latino, dell'Atto costitutivo di quello di San Severo, curiosità di un particolarismo per molti e, per altri, occasione per avere a disposizione un ulteriore documento sulla nostra realtà diocesana. “Il giorno 22 del mese di ottobre della settima indizione del 1744, nella Città di San Severo: davanti al sottoscritto Reverendo Nostro delegato della Regia Camera di Santa Chiara, per la composizione della presente Platea secondo il formulario regio, al Reverendo giudice deputato al contratti e a un numero opportuno di testimoni. Constituiti nella presenza nostra personalmente li detti RR. Sacerdoti D. Donato Barone, e D. Felice De Sanctis Rettori del Venerabile Seminario di questa Città di San Severo, li quali Consensienti prima in Noi, col di loro giuramento tactis pectoribus , hanno asserito, come lo suddetto Venerabile Seminario di questa Città di San Severo, fu eretto nell'anno, milleseicentosettantanove sotto il Pontificato di Innocenzo   XI l'anno suo secondo: Regnante il Serenissimo Carlo   II , sotto il tre Gennaio di detto anno milleseicentosettantanove. Nel Palazzo Vescovile di questa predetta Città avanti Felice (De) Matta di B. (buona) M. (memoria) vescovo di San Severo, siccome il tutto appare dall'infrascrítta particola d'istrumento, qual è del tenor seguente. In nome di Dio. Amen. Con il presente strumento pubblico, sia noto a tutti e dovunque, come nell'anno 1679 dalla nascita di N.S. Gesù Cristo. Nella seconda indizione e nell'anno terzo del Pontificato del SS.mo Padre in Cristo Signore Innocenzo XI Papa per Divina Provvidenza. Sotto il regno del Serenissimo e potentissimo e Cattolico Signore Carlo II re di Spagna e delle due Sicilie. In fede il terzo giorno del mese di gennaio nella Città di San Severo presso il Palazzo Episcopale, l'illustrissimo e Reverendissimo Signore Carlo Felice (De) Matta, per grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica Vescovo di San Severo e Civitate, stando nella camera delle sue solite udienze, e nella cui giurisdizione suole svolgere il suo incarico per quanto attiene agli affari giudiziari, e come suo solito sedendo in quel posto davanti al luogo del tribunale e che (ora) sceglie per tribunale, volendo venire al contratto con i presenti e il Consiglio: e precisamente del RR. Giacomo Avanzi Arcidiacono, di Agostino La Mola Primicerio e di Francesco Mattiale Canonico della Chiesa Cattedrale della stessa Città, in questo momento per esercitare il suo potere diede mandato all'illustrissimo e Reverendissimo fra gli Eletti e i Deputati, per me sottoscritto Notaio e Cancelliere Episcopale con voce chiara, alta e intelligibile, leggendo (il testo) del Concilio Tridentino , sess. 23, Sulla Riforma, cap. 18, da me letto chiaramente e ascoltato bene dai RR. Arciprete, Primicerio e il Canonico e capito bene come hanno asserito, l’illustríssimo e Reverendissimo Vescovo suddetto, acquisito il parere (positivo) dell'Arciprete, del Primicerio e del Canonico, volendo assolvere al suo compito e adempiere (così) la disposizione del Sacro Concilio Tridentino, nella maniera migliore, mezzo e ordine, stabilì e decretò di erigere il Seminario e il Collegio dei Chierici in quanto lo si voleva usare munito di tutti e singoli diritti e secondo la disposizione dei Sacri Canoni dello stesso Sacro Concilio Tridentino, Costituzione Fel. Decor. di Papa Innocenzo    X , che comincia a essere provvista di altra costituzione, di decreti apostolici e di lettere della Sacra Congregazione riguardanti gli (Statuti) dei Regolamenti e la soppressione dei piccoli conventi, dei quali volle qui avere una disposizione da inserire e da citare o, in altre parole, per la facoltà ordinaria e delegata per e parimenti per i competenti eresse ed erige il Seminario dei Chierici nel Convento di San Sebastiano, o del SS.mo Rosario, cioè dell'Ordine dei Frati Predicatori, fuori le mura della Città di San Severo, nella suddetta Costituzione, con l'intenzione e tuttavia con la facoltà riservata a di trasferire quello entro le mura e che può provvedere e sarà provvisto di una dimora adatta e capace. Al quale Seminario, così come precedentemente eretto, per la sua dote, per gli alimenti e il sostentamento degli Alunni e dei Chierici, assegnò, unì per sempre e congiunse tutta la casa e la fabbrica del medesimo Convento col giardino e con tutte la altre adiacenze, annesse e connesse, con tutti gli stabili, mobili e semoventi, le eredità, i diritti e le azioni e con tutte le altre cose in qualsiasi modo spettanti a quel convento, pertinenti e competenti e che (ad esso) competeranno, senza pregiudizio per i pretesi diritti della Chiesa e del Clero di San Giovanni, ai quali si riservò di provvedere in special modo. Come questo ed altro più chiaramente apparisce dall’Istrumento di fondazione che originalmente si conserva in detta RR Curia di questa Città di San Severo fatto per mano del Notaro Apostolico Cancelliere Don Franco Tadeo al quale fedelmente mi riporto”.
IL SEMINARIO
LA DIOCESI
CREDITS: a cura di N.Michele Campanozzi