NICCOLÒ V (1397-1455)
208° papa della Chiesa cattolica.
Nato
Tommaso
Parentucelli,
si
laureò
a
Bologna
dove
conobbe
Leon
Battista
Alberti.
Sotto
tutela
del
cardinale
Albergati
di
Bologna,
lo
seguì
nei
suoi
viaggi
diplomatici
in
Germania,
Francia e Inghilterra.
Nel 1447, morto Eugenio IV, fu eletto papa.
Nel
1448,
stipulò
con
Federico
III
d’Asburgo
il
concordato
di
Vienna
con
il
quale
venne
riconosciuta
la
libertà
di
elezione
dei
vescovi e il diritto di conferma da parte della Santa Sede.
Nel
1452,
si
prodigò
in
aiuti,
con
oro,
navi
e
uomini
per
aiutare
Costantinopoli
impegnata
dagli
attacchi
del
sultano
Maometto
senza
incidere
sulle
sorti
del
conflitto
terminato
con
la
caduta
della città il 29 maggio 1453.
Fu
mecenate
di
artisti
e
dette
l’avvio
alla
biblioteca
Vaticana
che, già sotto di lui, poté contare su circa 1200 manoscritti.
Fece
riassestare
le
mura
di
Roma
e
provvide
alla
nuova
fortificazione
di
Castel
Sant’Angelo,
nonché
ai
lavori
di
restauro, eseguiti dall’Alberti, della fontana di Trevi.
Irretito
dallo
stesso
Leon
Battista
Alberti
nel
progetto
di
costruzione
di
una
nuova
basilica
di
San
Pietro,
fece
prelevare
marmi
e
traverino
dal
Colosseo
e
dal
Circo
Massimo,
demolendo
anche
la
cinta
delle
mura
Serviane
per
procurarsi
il
materiale occorrente.
Gli successe Callisto III.